Asma bronchiale e inquinamento, la terapia è cambiata (in positivo) grazie all'arrivo dei nuovi farmaci biologici

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Corriere Milano SALUTE

Sono molti i lombardi a soffrire di asma bronchiale, malattia fortemente favorita dall’inquinamento atmosferico. Spesso sottodiagnosticata, malgrado la sua frequenza, l’asma bronchiale è la malattia cronica respiratoria più frequente in età pediatrica nel nostro Paese con una prevalenza che si stima essere attorno al 10%. Il trend epidemiologico negli ultimi anni è in lieve ma costante crescita anche per i fenomeni legati all’ambiente, sia nei bambini che negli adolescenti. (Corriere Milano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Per la prima volta in 50 anni i medici potrebbero essere giunti a una svolta nel trattamento dell’asma e della broncopneumopatia cronica ostruttiva. A darne notizia è uno studio sulla rivista Lancet Respiratory Medicine nel quale viene analizzata la capacità terapeutica del Benralizumab. (Open)

Per la prima volta in mezzo secolo, il trattamento dell’asma e della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) potrebbe subire una trasformazione significativa. Uno studio pubblicato sulla rivista Lancet Respiratory Medicine ha dimostrato l’efficacia del Benralizumab, un anticorpo monoclonale già utilizzato per le forme gravi di asma. (Microbiologia Italia)

La ricerca ha rivelato che un’iniezione del farmaco è più efficace dell’attuale terapia, che prevede l’assunzione di compresse di steroidi. (Il Digitale)

Scopriamo di quale farmaco si tratta e come funziona. Lo studio (Pazienti.it)

Il primo nuovo trattamento in 50 anni a rappresentare una svolta per chi soffre di asma o broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) è un farmaco già conosciuto, disponibile e ben tollerato dai pazienti. (Focus)

Il trattamento dell’asma è “rimasto bloccato al XX secolo” dicono i ricercatori del King’s College di Londra che hanno valutato l’efficacia un farmaco già utilizzato in alcune forme di asma grave, il benralizumab, in persone con esacerbazioni esosinofile di asma o BPCO: ha ridotto del 30% la necessità di ulteriori trattamenti. (Fanpage.it)