Intel potrebbe essere rimossa dall’indice Dow Jones. Nvidia al suo posto?

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Milano Finanza ECONOMIA

Dopo 25 anni il colosso dei chip potrebbe lasciare l’indice più famoso di Wall Street, dopo il crollo del valore dell’azione di quasi il 60% nel corso dell’anno. Al suo posto potrebbe entrare Nvidia. La ristrutturazione in corso del gruppo Usa e gli impatti sui progetti in Europa: in forse la gigafactory in Germania da 30 miliardi di dollari (Milano Finanza)

Se ne è parlato anche su altre testate

A riferirlo è Reuters, spiegando che alcuni test sulla tecnologia di processo Intel 18A (classe 1,8nm) sono stati eseguiti con wafer di silicio inviati da Broadcom, e dall’esame dei risultati finali, quest’ultima ha riscontrato l’impossibilità di usare questo nodo per alti volumi di produzione. (macitynet.it)

La Germania di Olaf Scholz non ha fatto in tempo a festeggiare l'avanzata sul suo territorio degli investimenti del gigante taiwanese dei chip Tsmc, che a Dresda costruirà il suo primo impianto produttivo in Europa, che un altro investimento, quello di Intel a Magdeburgo, è stato improvvisamente messo in discussione. (Inside Over)

Lo stop alle nuove fabbriche potrebbe essere ufficializzato a metà settembre e rientrare in un più ampio piano di ristrutturazione (Milano Finanza)

I numeri non dicono tutto, ma a volte ci vanno vicino. Solo cinque anni fa era più grande, oggi è 32 volte più piccola, miseria e nobiltà della nuova era del silicio. (la Repubblica)

Brutto colpo per Intel, ma l'ad di Intel dice che i difetti di produzione del nodo rientrano nei range di produzione (DDay.it)

La Germania aveva attratto un investimento dell’americana Intel, colosso dei microchip, spuntandola sull’Italia, e ciò avrebbe mosso un’articolata filiera centrata sull’innovazione di processo in un segmento ad altissima innovazione tecnologica come quello dei semiconduttori, i cervelloni di tutti i nostri dispositivi elettronici su cui l’Europa è ancora dipendente dall’Asia. (Corriere della Sera)