Ecco l’esopianeta che puzza di uova marce

👉 🚀 Il gioviano caldo più vicino alla Terra puzza di uova marce. È quanto emerge da una nuova ricerca che ha analizzato, tramite i dati del James Webb, l’atmosfera dell’esopianeta HD 189733 b, un gigante gassoso delle dimensioni di Giove distante 64 anni luce dalla Terra. L’indagine ha portato alla prima rilevazione di idrogeno solforato nell’atmosfera di un pianeta fuori dal Sistema Solare. Questo riscontro è rilevante non tanto per l’odore fetido che emana la molecola, ma in quanto offre agli scienziati un’opportunità per studiare come lo zolfo, un elemento costitutivo dei pianeti, possa influenzare l’interno e le atmosfere dei mondi gassosi al di là del Sistema Solare. (Global Science)

Ne parlano anche altri giornali

Gli scienziati hanno scoperto che il solfuro di idrogeno, un gas noto per il suo odore sgradevole, è presente nell'atmosfera del pianeta HD 189733 b, distante 64 anni luce dalla Terra. Questo esopianeta è noto per le sue piogge di vetro, temperature estreme e venti che raggiungono gli 8.000 km/h. (ilmessaggero.it)

Grazie alle osservazioni del potente telescopio spaziale James Webb, gli astronomi hanno “fiutato” l’atmosfera puzzolente di un nuovo pianeta. (Passione Astronomia)

Nonostante queste caratteristiche lo rendano inospitale e inadatto alla colonizzazione, HD 189733b offre un’opportunità unica per lo studio atmosferico degli esopianeti. Questo pianeta, noto per le sue condizioni estreme, presenta temperature vicine ai 920°C e venti tra i più rapidi del cosmo conosciuto, raggiungendo i 8.700 km/h. (Meteo Giornale)

Hanno scoperto che l'esopianeta HD 189733 b puzza di uova marce

La sua atmosfera infatti contiene idrogeno solforato, meglio conosciuto come acido solfidrico, un gas incolore che rilascia un forte odore di zolfo (di “uova marce”, per l’appunto). (Astrospace.it)

MeteoWeb (MeteoWeb)

Un pianeta puzzolente A 64 anni luce dalla Terra si trova l’esopianeta Hd 189733 b, ben noto in ambito astronomico per il suo clima infernale. È tornato sotto la lente d’ingrandimento per un nuovo studio della Johns Hopkins University. (Libero Tecnologia)