Rimini, gli albergatori chiedono una legge sulle recensioni online: “Incidono sul fatturato l’82% prenota in base a queste”
«Quello delle recensioni ingannevoli è un fenomeno che penalizza i migliori e gli onesti a vantaggio dei più furbi». Le associazioni di categoria degli albergatori e dei ristoratori lo denunciano da tempo. Sollecitando interventi legislativi importanti. E alla fine qualcosa sembra muoversi ai piani alti del governo. E’ di queste ore, infatti, un disegno di legge, che è all’esame del Consiglio dei ministri, sulle piccole e medie imprese che contiene misure rigide sul fronte della stretta alle recensioni online. (Corriere Romagna)
Su altri giornali
Stop alle recensioni false e verifica dell’identità di chi scrive un giudizio online: il Consiglio dei Ministri italiano sta valutando una proposta di legge, elaborata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy tra le misure annuali per il sostegno alle PMI, in cui è inclusa una maggiore regolamentazione delle recensioni online, con l’obiettivo di contrastare pratiche scorrette e garantire maggiore trasparenza per i consumatori. (Qualitytravel.it)
E fosse solo questo. Perché esiste pure un vero e proprio business, e quindi ristoratori che acquistano pacchetti di recensioni, per attrarre potenziali clienti nel loro esercizio. (Il Nord Est)
Incentivi fiscali per promuovere la cooperazione tra le piccole e medie imprese, misure per facilitare l'accesso al credito e stretta sulle false recensioni online per le imprese della ristorazione e delle strutture ricettive. (il Giornale)
Il governo batte un primo colpo nel contrasto alle recensioni false. (Italia a Tavola)
Già diversi anni fa avevamo raccontato su questo giornale che si tratta di un florido business tutto alla luce del sole. Soprattutto alimenta un sottobosco di recensioni fasulle (e a pagamento) che distorce completamente l’attendibilità delle piattaforme e le applicazioni che segnalano i commenti positivi (o negativi) su alberghi e ristoranti. (Corriere della Sera)
Il giro di vite è in un articolo inserito dal ministero delle Imprese e nel Made in Italy nel disegno… E per lanciare giudizi velenosi o strali di stima per una cena, una camera d’albergo o un’attrazione turistica bisognerà registrare sui siti la propria identità. (la Repubblica)