Al volante della Bmw M5 nel "tempio della velocità" di Monza
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Può una autovettura very high performance “adattarsi” a percorrere una pista, non una qualunque ma quella dell’autodromo di Monza, alle basse velocità, per molti km anche in elettrico, come se si trovasse sulle tangenziali nell’ora di punta pur mantenendo sempre la sua personalità corsaiola? Sì, se è BMW M5, la settima versione nei suoi 40 anni di storia di un’auto dal doppio mood. Fuori una classica berlina lunga 5.096 cm e larga 1970 cm anche se inconfondibile soprattutto di notte con il doppio rene frontale BMW Iconic Glow dal contorno illuminato, e tetto, gusci dei retrovisori esterni e spoiler posteriore in fibra di carbonio, dentro un design sportivo ergonomico, con i distintivi dettagli rosso M non soltanto nei sedili e sul volante, un único display curvo retroilluminato che contiene tutti i comandi e i segreti per una guida sportiva, emozionale, confortevole e sicura (prezzo da 150.450 euro). (il Giornale)
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Con oltre 2,5 tonnellate a vuoto, questa berlina sportiva suscita curiosità, specialmente in chi ha potuto guidare le M5 precedenti, tutte molto meno potenti di questa che sfiora i 730 CV. Le dimensioni imponenti — oltre 5 metri di lunghezza e un passo di 3 metri — non sono l'unica caratteristica sorprendente. (Automoto.it)
Arrivata alla sua settima generazione, nel 2025 la BMW M5 si prende in carico l’eredità di una delle famiglie di modelli più famose e celebrate del mondo dell’automobile. La divisione Motorsport di BMW ha infatti creato dalla sua formazione nel 1972 alcune delle automobili sportive più divertenti e amate degli ultimi 50 anni, compresa la M5. (Autoappassionati.it)
Non fa eccezione la M5, qui alla seconda generazione, introdotta sul mercato nel settembre 1988 ed equipaggiata con il 6 cilindri in linea già bandiera della prima versione del modello - ultimo derivato da quello della supercar M1 -, inizialmente aumentato di cilindrata a 3.535 cm³, utilizzando anche un nuovo albero motore di acciaio forgiato. (Ruoteclassiche)
E così non poteva essere che l’Autodromo di Monza con la BMW Driving Experience il teatro più adatto per saggiare le doti dinamiche di questa autentica belva. Un viaggio lungo 40 anni e 7 generazioni mantenendo il più possibile quel DNA votato alle prestazioni e alle emozioni di guida. (QN Motori)
Sul fronte estetico, a determinare lo status di super-sportiva, contribuiscono elementi come le marcate estensioni dei passaruota, le profilate minigonne laterali, il design scultoreo del paraurti anteriore e i dettagli che circondano il montante C, incluso il logo M5 inciso. (Il Messaggero - Motori)