Auto aziendale, Viano (Aniasa): troppe incertezze normative bloccano gli ordini, rischio raccolta fiscale giù di 100 milioni

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Sole 24 ORE ECONOMIA

È stata confermata la stretta sulle auto aziendali introdotta dalla manovra per il 2025, ma la salvaguardia attesa nel Milleproroghe non è arrivata. Ora la promessa è quella di trovare un altro veicolo normativo, ma non solo. Ne parliamo con Alberto Viano, presidente di Asa, l’Associazione nazionale dell’industria, dell’autonoleggio, della sharing mobility e dell’automotive digital. La stretta green introdotta dalla manovra penalizza soprattutto le auto ibride e quelle con motori termici con emissioni fra 61 e 160 g/km, che costituiscono il 75% delle immatricolazioni. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altre testate

Il no agli emendamenti nel decreto Milleproroghe contro la stretta alle auto aziendali in fringe benefit nell'ultima legge di Bilancio divide tutti, con una Manovra che a due mesi dalla sua approvazione è ancora tanto discussa. (Virgilio)

«Una scelta immotivata che finisce per danneggiare la mobilità delle nostre imprese (già penalizzate dal punto di vista fiscale rispetto ai competitor europei), l’industria automotive per la conseguente riduzione di nuove immatricolazioni, il rinnovo del parco circolante e l’Erario (che incasserà oltre 125 milioni in meno solo per quest’anno)». (Il Sole 24 ORE)

Il settore della mobilità aziendale in Italia sta attraversando una fase di profonda trasformazione. Le recenti modifiche normative introdotte con la Legge di Bilancio 2025 hanno innescato una serie di cambiamenti importanti nel trattamento fiscale delle auto aziendali, generando preoccupazione tra imprese, lavoratori e operatori del settore automotive. (Info Motori)

Il fringe benefit sulle vetture aziendali sale, la tassazione pure, e chi pensava di cambiare macchina farebbe meglio a rispolverare la bici del nonno. Il Governo, con la grazia di un parcheggiatore distratto, ha deciso che chi usa l’auto per lavorare deve pagarla più cara. (Autoappassionati.it)

La Commissione Affari Costituzionale del Senato ha bocciato gli emendamenti alla Legge di Bilancio che avrebbero ridotto il carico fiscale sulle auto aziendali, provocando la protesta di ANIASA, l’Associazione Confindustria che rappresenta il settore mobilità. (Automoto.it)

È stata confermata la stretta sulle auto aziendali introdotta dalla manovra per il 2025, ma la salvaguardia attesa nel Milleproroghe non è arrivata. La stretta green penalizza soprattutto le auto ibride e quelle con motori termici con emissioni fra 61 e 160 g/km che costituiscono il 75% delle immatricolazioni. (Il Sole 24 ORE)