Fuga e morte di Ramy: ma quali sono le regole per l’inseguimento dei carabinieri?
MILANO – Non ci sono regole d’ingaggio scritte, anche se l’obiettivo è chiaro e dettato pure dal codice penale: far desistere il fuggitivo da un comportamento pericoloso per sé, per chi gli sta dietro e per gli altri utenti della strada. Come farlo rientra nelle tecniche operative delle forze dell’ordine che ogni giorno pattugliano le strade. Con una premessa: bisogna evitare collisioni con il veicolo inseguito e allo stesso tempo tra le macchine inseguitrici. (IL GIORNO)
Su altri media
A Fanpage.it Valerio de Gioia, ovvero Consigliere della prima sezione penale della Corte di Appello di Roma, ha spiegato cosa rischiano i carabinieri coinvolti nell'inseguimento in cui è morto il 19enne Ramy Elgaml. (Fanpage.it)
“Due ragazzi incoscienti a terra, ci serve un’ambulanza” “La centrale voleva parlare con noi perché ci sono due ragazzi incoscienti per terra.”, afferma il carabiniere al telefono con l’operatore del 118 nella notte del 24 novembre. (Il Giornale d'Italia)
«So' caduti»: sono le ore 4:07 del 24 novembre, Ramy El Gaml e il suo amico Fares Bouzidi, dopo otto chilometri di inseguimento con i carabinieri, sono a terra da tre minuti. Un carabiniere chiama il 118. (Corriere TV)
È passato un mese e mezzo dalla morte di Ramy Elgaml, il 19enne che lo scorso 24 novembre a Milano si trovava a bordo di uno scooter guidato da un amico, Fares Bouzidi, inseguito dai carabinieri. (Sky Tg24 )
Lo scrive la pagina 'coordinamento antirazzista' annunciando una manifestazione. L'appuntamento è per sabato 11 gennaio alle 17.30 in piazza San Babila. (MilanoToday.it)
Le immagini diffuse da La7 e «Tg3» non chiariscono la dinamica della tragedia al Corvetto. (La Verità)