Sinner e la “lezione” dopo il caso doping: “Ho imparato chi è mio amico e chi no. Da Berettini grande stima”

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«L'ultimo periodo non è stato semplice per me. Credo che ora piano piano stiamo cercando con il mio team di tornare alla normalità. Sono molto contento di quello che ha detto Matteo Berrettini, ci conosciamo bene e ci rispettiamo molto. Mi ha manifestato molta stima, è stato un grande onore». Sono le dichiarazioni rilasciate a SuperTennis dal campione altoatesino dopo il caso Clostebol, viocenda che ha fatto il giro e che gli ha tolto serenità. (La Stampa)

Ne parlano anche altre fonti

Jannik era un bambino quando 13 anni fa José Mourinho parlava del “rumore dei nemici”, ma ora è una sensazione che avverte anche lui. E non ci è abituato. (La Ragione)

Date un calmante a Nick Kyrgios. Il tennista australiano, di origini greche e malesi, attacca ancora Jannik Sinner dopo il caso Clostebol. La sentenza dell’ITIA, evidentemente, non gli è bastata. È stato confermato che Sinner non ha avuto “alcuna colpa o negligenza” per le violazioni antidoping, l’assunzione della sostanza è stata involontaria ed era colpa della pomata usata dal fisioterapista Naldi, poi licenziato. (Liberoquotidiano.it)

Dopo la notizie della sua positività al farmaco proibito dal circuito Atp, sul numero uno al mondo si è scatenato un polverone mediatico. C'è chi invece ha difeso a spada tratta l'altoatesino, come Matteo Berrettini (Liberoquotidiano.it)

ROMA – “L’ultimo periodo non è stato semplice per me. Credo che ora piano piano stiamo cercando con il mio team di tornare alla normalità. Sono molto contento di quello che ha detto Matteo Berrettini, ci conosciamo bene e ci rispettiamo molto. (Dire)

Continuano a emergere nuovi dettagli sul caso Sinner: le ultime dichiarazioni sorprendono i tifosi, la verità potrebbe essere questa (SportItalia.it)

Ci siamo, gli Us Open hanno preso finalmente il via, ma l’attenzione è ancora tutta concentrata sul caso doping di Jannik Sinner. (MOW)