Papa Francesco, l'ambasciatore Ettore Sequi: «Il suo messaggio? Evitare la globalizzazione dell'indifferenza»
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Sulla figura di Papa Francesco interviene l'ambasciatore Ettore Sequi, ex Direttore Generale della Farnesina. Per il diplomatico originario di Ghilarza, ''il messaggio del Pontefice è stato quello di evitare la globalizzazione dell'indifferenza''. L'intervistato è.ETTORE SE AMBASCIATORE - EX DIRETTORE GENERALE FARNESINA (L'Unione Sarda.it)
Ne parlano anche altre fonti
I messaggi di pace del Pontefice Molto forte è parso l’ultimo messaggio di Francesco. “Nessuna pace è possibile senza un vero disarmo”, ha ammonito nell’omelia della messa di Pasqua. Si tratta di uno schiaffo esplicito rivolto ai governi del Vecchio Continente, che invocano nuovi armamenti perché ancora non sazi delle immagini dei massacri. (L'Unità)
La commissione Juri del Parlamento Europeo ha bocciato all'unanimità la decisione di Ursula von der Leyen di aggirare il voto dell'Eurocamera, procedendo solo a quello del Consiglio, per far approvare il piano di riarmo europeo di 800 miliardi di euro. (Il Giornale d'Italia)
La scelta del nome Francesco. Quando è stato eletto dal Conclave, il 13 marzo 2013, ha raccontato lui stesso: “Ho pensato alle guerre, mentre lo scrutinio proseguiva, fino a tutti i voti. E così, è venuto il nome, nel mio cuore: Francesco d’Assisi. (L\'Adige di Verona)

Così mentre noi continuiamo a mandare in scena la rappresentazione dei Buoni che vincono i Cattivi sotto il titolo “Festa della Liberazione” (ottant’anni di repliche con annate di maggiore o minore successo, dipende da chi c’è al governo), la famosa Europa delle Meraviglie, una specie di Disneyland al servizio di sognatori più o meno sinceri, si trasforma nel Paese dei Balocchi dove la donnina di Burro e Lacca (altro che piano green: ogni volta che si pettina si riapre il buco dell’ozono) abolisce il parlamento. (Il Giornale d'Italia)
La visione globale, il messaggio da diffondere in ogni angolo della Terra, sono cruciali per un pontefice. (il Nord Est)
Da quando Paolo VI inaugurò l’era dei viaggi papali, i Pontefici hanno progressivamente trasformato il volto del papato, rendendolo itinerante, globale, vicino ai popoli. Ma è con Papa Francesco che questa vocazione si è radicalmente approfondita, diventando cifra distintiva di un pontificato che ha fatto della “Chiesa in uscita” una missione quotidiana. (panorama.it)