Batteri specchio, una minaccia emergente per la salute globale

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Il problema dei batteri resistenti ai farmaci è già una questione grave, con circa un milione di decessi all’anno attribuiti a infezioni difficili da trattare. Tuttavia, una nuova minaccia, ancora teorica ma altrettanto inquietante, si profila all'orizzonte: i batteri specchio. Questi microrganismi sintetici, caratterizzati da una struttura molecolare speculare rispetto ai batteri naturali, potrebbero risultare invisibili al sistema immunitario di esseri umani e animali, rendendo le infezioni ancora più difficili da combattere.

Un gruppo di 38 scienziati di fama internazionale, tra cui due premi Nobel – Gregory Paul Winter, biochimico britannico, e Jack W. Szostak, biologo canadese – e Craig Venter, pioniere degli studi sulla vita sintetica, ha lanciato un appello per fermare le ricerche che mirano a sviluppare questi batteri specchio. Nel loro appello, pubblicato sulla rivista Science e supportato da un rapporto tecnico di 300 pagine, gli esperti osservano che, sebbene tali batteri non siano ancora una realtà, in futuro potrebbero rappresentare una seria minaccia per la salute globale. La loro struttura molecolare a specchio, infatti, potrebbe non essere riconosciuta dalle difese immunitarie di umani e animali, rendendo le infezioni causate da questi microrganismi estremamente difficili da trattare.

Il rapporto del gruppo e i commenti che lo accompagnano chiedono una moratoria globale sulla ricerca volta a creare la vita specchio. Gli scienziati sottolineano che i potenziali pericoli di questi ipotetici organismi superano di gran lunga i benefici prevedibili. La creazione di batteri specchio, infatti, potrebbe portare a conseguenze imprevedibili e potenzialmente devastanti per la salute umana e per gli ecosistemi.

I batteri specchio rappresentano una delle innovazioni più inquietanti e al contempo affascinanti nel campo della biotecnologia. Sebbene questa tecnologia possa sembrare promettente, un gruppo di 38 scienziati di rilievo mondiale, tra cui premi Nobel e specialisti in biotecnologie, ha lanciato un allarme riguardo ai rischi legati alla creazione di questi batteri.