Federico Rampini sgancia la bomba: "Covid, la partita non è ancora chiusa"
Dopo le elezioni negli Stati Uniti, sono i giorni in cui la prossima squadra di Donald Trump va componendosi. Tra i nomi più dibattuti e controversi quello di Robert Kennedy Jr, che sarà il prossimo ministro alla Sanità. Personaggio controverso, bollato dall'internazionale progressista come una sorta di pericolo svitato, punto e stop. Eppure per Federico Rampini le cose non sono così semplici. Della squadra di Trump e di Kennedy Jr se ne parla a L'aria che tira, il programma condotto da David Parenzo su La7, la puntata è quella di mercoledì 20 novembre. (Liberoquotidiano.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Il ruolo di un presidente è dare un’impronta strategica anche nei confronti di questo settore. Però, anche per i problemi che ci sono stati con il Covid, negli ultimi anni la ricerca biomedica ha molto sofferto e continua a soffrire. (Secolo d'Italia)
L'intervista di Fanpage.it a Mattia Diletti, docente della Sapienza Università di Roma ed esperto di politica americana: "Le nomine di Donald Trump per la squadra di governo? Non è solo una questione di competenza, ma è una prova di forza. (Fanpage.it)
Questo è il tipo di curriculum che tradizionalmente porta a un'importante nomina federale. Ora, però, un diverso tipo di credenziali sta prendendo piede con la prossima amministrazione Trump che sviluppa i suoi piani di transizione per governare la medicina e la sanità pubblica americane. (Vanity Fair Italia)
Giovanna Botteri: "Kennedy Junior e Trump sono vissuti nelle lobby, nella ricchezza, sono miliardari e hanno approfittato di tutti i privilegi di quel sistema oggi dicono che il popolo deve riprendersi Washington e il popolo crede loro". (La7)
La nomina di Robert Kennedy segretario alla Salute negli Stati Uniti fa discutere. Le posizioni estreme su alcuni temi, vaccini in primis, creano allarme nella comunità scientifica. Non vanno trascurate, però, altre posizioni del nuovo ministro scelto da Donald Trump (Adnkronos)
Il presidente eletto ha scelto il rampollo della dinastia politica più famosa d'America, convinto attivista no-vax (anche se la sua portavoce lo nega), come segretario alla Salute, e se verrà confermato dal Senato avrà a disposizione un portafoglio enorme che supervisiona assicurazioni, farmaci, forniture mediche e anche il cibo. (il Giornale)