Prosegue il rally del petrolio, sale anche il gas

Materie prime in tensione mentre si attendono gli sviluppi della crisi in Medio Oriente. In aumento anche l'oro, bene rifugio per eccellenza e i rendimenti dei titoli di Stato, mentre le Borse si mostrano caute. Prosegue il rally del petrolio Usa che sale oltre i 72 dollari al barile (Wti +3,5% a 72,4 dollari al barile) e quello del Mare del Nord si avvicina ai 76 (Brent +2,9% a 75,70 dollari al barile). (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri media

Banca MPS Parigi (LA STAMPA Finanza)

Il petrolio WTI ha superato i massimi locali stabiliti nella seconda metà di settembre oggi, rompendo la barriera dei 72 dollari al barile, dopo che Israele ha promesso di rispondere al lancio di circa 200 missili balistici (inclusi quelli ipersonici) dall'Iran, aumentando il rischio per le forniture di petrolio dalla regione. (XTB)

Sulla scia dell’ultima escalation in Medio Oriente, gli investitori di Wall Street hanno difatti anticipato le prossime mosse: ossia la stipula di nuovi e sempre più impattanti contratti per i fornitori militari. (Forbes Italia)

Medio Oriente: tensioni tra Israele e Iran pesano sui mercati. Greggio in risalita

Sui mercati pesano i timori di una ulteriore escalation della crisi in Medio Oriente. A Piazza Affari pesa il calo di Pirelli (-2,4%), dopo l'addio di Brembo (+0,5%) che ha ceduto l'intera quota del 5,58%. (Tiscali Notizie)

Le Borse europee chiudono deboli con gli investitori che guardano alla crisi in Medio Oriente. I timori sono di una ulteriore escalation delle tensioni, con una risposta di Israele all'attacco subito dall'Iran. (Trentino)

Torna l’incubo guerra sui mercati internazionali dopo che il governo israeliano ha promesso una risposta severa al lancio di missili da parte dell’Iran verso Tel Aviv, lasciando il Medio Oriente in preda al timore sempre più concreto di un’escalation di tensione tra i due nemici di sempre. (Wall Street Italia)