Dopo il voto americano: scenari internazionali tra economia e guerre

Dopo il voto americano: scenari internazionali tra economia e guerre 06 novembre 2024 Tutto il mondo guarda al risultato del voto negli Stati Uniti, consapevole che condizionerà gli equilibri globali. Ma quali scenari si apriranno quando i numeri saranno definitivi? Come cambieranno politica commerciale e politica estera? Quali saranno gli schieramenti nel mondo e come influiranno nella vita di tutti? Se ne parla in diretta video sul sito e sui social del Sole 24 Ore mercoledì 6 novembre alle 12,30 con il vicedirettore del Sole 24 Ore Daniele Bellasio; Gianmarco Ottaviano, professore di Economia e titolare della cattedra Achille e Giulia Baroli in Studi Europei all’università Bocconi; Giuliano Noci Prorettore del Politecnico di Milano e Fabrizio Milano d’Aragona Ceo e co-founder Datrix Group. (Il Sole 24 ORE)

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La vittoria di Trump mette in discussione l'intero ordine geopolitico mondiale con una serie di discontinuità profonde i cui esiti sono tutti da scoprire: cosa può cambiare dai dazi alla guerra in Ucraina (il Giornale)

La strada che porta Donald Trump a diventare il 47esimo presidente degli Stati Uniti, con un secondo mandato alla Casa Bianca, è ancora lunga. (WIRED Italia)

Secondo lui, il trionfo del tycoon "rischia di essere una sciagura per l'Europa, che potrebbe trovarsi da sola a dover affrontare l'invasione di Putin in Ucraina, la questione mediorientale, il surriscaldamento globale, una crisi industriale senza precedenti, la conversione ecologica, la competizione cinese. (Liberoquotidiano.it)

Trump alla Casa Bianca, i dossier aperti

Schlein: "La vittoria di Trump è una brutta notizia per l'Europa e l'Italia. Chi lo festeggia oggi, smetterà presto" (La Stampa)

I partiti del centrosinistra guardano con occhi diversi al voto americano: Pd e Avs hanno sostenuto apertamente la corsa di Kamala Harris, i 5 stelle sono stati più cauti con il presidente Conte che non si è espresso. (la Repubblica)

In campo domestico il primo obiettivo è ridurre l’inflazione per rendere l’America di nuovo accessibile. Trump propone piani economici incentrati su tagli fiscali, riducendo al 15% l’imposta sulle società, oltre all’esenzione fiscale sui redditi da mancia e all’abolizione della tassa sui pagamenti della previdenza sociale per i pensionati. (RSI.ch Informazione)