Per uccidere chiude il marito in camera: "Ero stanca, avrei dovuto chiedere aiuto"

Per uccidere chiude il marito in camera: Ero stanca, avrei dovuto chiedere aiuto

Ha chiuso il marito in camera prima di andare a strangolare la mamma. "Non ce la facevo più ero esausta, ho sbagliato a non chiedere aiuto". Le parole sono quelle di Giuseppina Martin: davanti alla pm Francesca Eva ha raccontato la sua verità sui fatti di domenica, di San Giovanni Valdarno. Si è detta sopraffatta dalle condizioni di salute della mamma: non era più autosufficiente, doveva assisterla quotidianamente, aveva difficoltà a deambulare anche se gli inquirenti non confermano che soffrisse di Alzheimer (LA NAZIONE)

Su altri giornali

È detenuta nel carcere fiorentino di Sollicciano Giuseppina Martin, la donna di 67 anni accusata di aver ucciso la madre di 93 anni, Mirella Del Puglia, alle prime luci dell'alba di ieri, strangolandola con un foulard. (Fanpage.it)

San Giovanni Valdarno (Arezzo), 10 marzo 2025 – “Ho sbagliato a pensare di potercela fare da sola e a non chiedere aiuto a nessuno”. Così Giuseppina Martin, 67 anni, dopo aver ucciso la madre di 93 anni Mirella Del Puglia a San Giovanni Valdarno, avrebbe risposto alle domande del pm Francesca Eva durante l’interrogatorio svoltosi nella caserma dei carabinieri. (LA NAZIONE)

Un foulard stretto attorno al collo di una ultranovantenne ancora addormentata, nelle prime ore di una domenica qualsiasi, nell'intimità di un appartamento a San Giovanni Valdarno. C'è chi parla di una discussione fra le due donne che avrebbe scatenato la furia omicida, ma i carabinieri smentiscono. (Corriere Fiorentino)

Venite, ho ucciso la mia mamma. La strangola a 93 anni con il foulard
"Venite, ho ucciso la mia mamma". La strangola a 93 anni con il foulard

Non è riuscita a fornire una spiegazione né un movente sul proprio gesto Giuseppina Martin, 67 anni, rea confessa dell'omicidio della madre 93enne, Mirella Del Puglia. (Today.it)

Isola una zona molto ampia davanti alla palazzina di via Fermi. San Giovanni Valdarno (Arezzo), 10 marzo 2025 – Il nastro bianco e rosso annuncia la tragedia. (LA NAZIONE)

L’anziana iniziava a non essere più autosufficiente: l’età pesava sulla sua salute, camminava male, e da quindici giorni si era trasferita sotto il tetto della figlia, un passato nell’ufficio personale del Comune, e del genero, un ex amministratore del municipio negli anni Novanta. (LA NAZIONE)