Clandestini sfruttati in provincia di Varese: cucivano vestiti d'alta moda per 8 euro l'ora

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Corriere del Ticino INTERNO

I capi d'abbigliamento erano realizzati grazie a manodopera pagata 8 euro l'ora. Il titolare dell'attività, un cinese di 52 anni (la ditta aveva sede legale a Torino ma produceva tutto a Samarate), è stato denunciato per caporalato, sfruttamento e ospitalità di manodopera clandestina e gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. (Corriere del Ticino)

Ne parlano anche altri media

I lavoratori, cittadini cinesi, alcuni dei quali senza permesso di soggiorno, altri in nero e minorenni, ne prendevano 8 all’ora, in nero. L’opificio è stato sequestrato. (Il Fatto Quotidiano)

In provincia di Varese All’interno, lavoratori senza permesso di soggiorno producevano capi d’abbigliamento destinati a note griffe di alta moda. I lavoratori, pagati 8 euro all’ora, operavano in condizioni igienico-sanitarie precarie, dormendo su brande improvvisate in locali privi di ogni requisito di sicurezza. (BlogSicilia.it)

– Producevano e confezionavano vestiti per griffe d’alta moda lavorando “in nero” in un capannone in condizioni igienico-sanitarie precarie. L'edificio fatiscente e sprovvisto di ogni permesso o certificazione, a cominciare da quella anti-incendio, è stato scoperto dai militari della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Varese a Samarate (Varese). (IL GIORNO)

Abiti di lusso prodotti a meno di 10 euro e rivenduti a 400. Lavoratori sfruttati e costretti a vivere in condizioni pietose. (MilanoToday.it)

Qui sarebbe stati sfruttati per produrre capi di alta moda. (Fanpage.it)

Manodopera pagata 8 euro l'ora in nero La ditta aveva sede legale a Torino, ma produceva tutto a Samarate. (Tiscali Notizie)