Gli archivi riservati dello Stato sembrano un colabrodo: il problema dell’inchiesta hacker

28/10/2024 INTERNO

Nell'inchiesta sulla società di consulenza Equalize Srl il dato più preoccupante che emerge è la facilità con cui gli hacker entravano nelle banche dati riservate delle forze dell'ordine. Solo nell'ultimo mese questo è il secondo caso in cui le nostre banche dati svelano tutta la loro vulnerabilità. (Fanpage.it)

Su altri media

"Il fronte della sinistra, pressoché muto nel caso dei dossieraggi di Striano e Natoli, cerca oggi di buttarla in caciara a fronte di un altro vaso di Pandora di illeciti controlli e di violazione della privacy che si è aperto a Milano". (Secolo d'Italia)

Sul caso dei dossieraggi "Penso tutto il male possibile. E' un cancro che rischia di diventare ormai in metastasi dal punto di vista del furto dei dati, dell'utilizzo dei dati, del ricatto che si fa con questi dati. (La Stampa)

“Il livello raggiunto supera ampiamente quello di guardia, c’è necessità che la magistratura vada fino in fondo con un’inchiesta alla quale, poi, il Parlamento dovrà affiancare un lavoro per mettere in sicurezza ciò che fino ad adesso in sicurezza non è stato”, ha aggiunto, sottolineando che prima della commissione parlamentare va fatta “l’inchiesta, poi arriva la commissione che deve mettere in sicurezza l’ambiente in cui viviamo”. (Il Fatto Quotidiano)

Anche la pretesa di addossare al centrodestra responsabilità nella vicenda appare sintomatico dell’intenzione delle sinistre di volere ostinatamente aprire fronti polemici e ciarlieri, anziché convenire sui profili al limite dell’eversione della vicenda. (Civonline)

Key4biz e Cybersecurity Italia hanno visionato le 1.172 pagine dell’indagine della Procura della Repubblica di Milano che ha svelato l’accesso illecito alle banche dati istituzionali dello Stato da parte di una banda di criminali informatici che si avvaleva della collaborazione di alcuni pubblici ufficiali infedeli, ‘venduti’ per 1.200 euro. (Key4biz.it)