Unicredit-Bpm, 7.000 possibili esuberi dalla fusione: “Il 5% degli sportelli sarebbe da chiudere”
ROMA – Sinergie: è la parola che fa brillare gli occhi degli azionisti. Ma anche tremare le ginocchia ai lavoratori, agitare i sindacati e preoccupare la politica. Significa fare lo stesso – o magari di più – con meno, meno filiali e meno persone. E nel caso di un’acquisizione di Banco Bpm da parte di Unicredit sarebbero considerevoli. La stessa predatrice valuta queste sinergie in 900 milioni di… (la Repubblica)
Su altri giornali
Già lunedì mattina il principale elemento a saltare agli occhi degli investitori è il premio quasi inesistente su cui poggia l'offerta di scambio, interamente in azioni, di Unicredit per mettere le mani su Banco Bpm (il Giornale)
La notte della privatizzazione della banca che allora si chiamava Credito Italiano e ora si chiama Unicredit fu molto lunga. Era il passaggio storico dallo Stato al mercato, il tempo del grande piano di vendita di società pubbliche con il quale la «foresta pietrificata» delle banche fu spinta verso le aggregazioni. (Corriere della Sera)
Che non riflette «in alcun modo» le condizioni attuali e prospettiche della banca. Un’offerta dalle condizioni giudicate «inusuali». (Il Sole 24 ORE)
L’operazione è stata «comunicata ma non concordata col governo. Giancarlo Giorgetti gela Unicredit dopo l’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Banco Bpm lanciata in mattinata dalla banca guidata da Andrea Orcel. (Corriere della Sera)
Alla Fondazione Banca popolare di Novara si trincerano dietro un «no comment». Richiamando la politica del gruppo, che ieri, martedì, si è «sbottonato» solo al termine del consiglio di amministrazione diramando una nota ufficiale di bocciatura della proposta, l’avvocato Zan… (La Stampa)
Banco Bpm risponde picche all’offerta da 10,1 miliardi Unicredit, bollata come ostile, e prepara le barricate per fermare il progetto dell’ad Andrea Orcel di creare il primo polo bancario italiano e il terzo d’Europa. (QUOTIDIANO NAZIONALE)