Michele Placido: “Il cinema d’autore ha rotto i coglioni. Io al Centro sperimentale di cinematografia? C'è bisogno di una riforma”
“Il cinema d’autore ha rotto i coglioni”. Improvvisamente al 42esimo Torino Film Festival irrompe Fantozzi, pardon: Michele Placido. Durante la conferenza stampa con Ornella Muti per celebrare i 50 anni di Romanzo Popolare il 78enne attore e regista pugliese ha esternato un sentimento profondo proprio come il celebre ragioniere di fronte alla Corazzata Potemkin. L’affermazione di Placido giunge alla fine di una sua lunga risposta ad una domanda sul ruolo del Torino Film Festival nel panorama festivaliero internazionale, festival da quest’anno diretto da Giulio Base e dopo quattro giorni di star hollywoodiane sul red carpet (Ron Howard, Sharon Stone, Angelina Jolie, Alec Baldwin) già ribattezzato la Hollywood sul Po. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri giornali
Quarta giornata, oggi, martedì 26 novembre, per il 42esimo Torino Film Festival. Nelle sale dei cinema Massimo e Romano continuano le proiezioni dei film in programma. (TorinOggi.it)
È una rinascita, basta essere ideologici, il cinema è glamour, basta autori, ci hanno rotto… Gozzano lo diceva, il cinema è un'arte popolare». Inizia Placido facendo riferimento al 42/o Torino Film Festival che ha portato tante star in una manifestazione tradizionalmente declinata alla cinefilia: «Quest'anno, meno male, è ritornato il glamour. (La Stampa)
“Tiziana (Rocca, ndr) e Giulio sono una coppia formidabile - aggiunge, evidenziando l'importanza avuta dalla moglie nel festival -. (newsbiella.it)
E’ la trama di “Isla Negra”, terza esperienza alla regia di Jorge Riquelme Serrano che “esplora - sottolinea l’autore - la crisi abitativa e l’impatto del mercato immobiliare sulle comunità più vulnerabili del mio Cile”. (La Stampa)
È una rinascita, basta essere ideologici, il cinema è glamour, basta autori, ci hanno rotto… Gozzano lo diceva, il cinema è un'arte popolare". Anche se in modi diversi Michele Placido e Ornella Muti alla fine su una cosa sono del tutto d'accordo: viva il glamour. (Corriere Delle Alpi)
E rievoca la sua carriera, dal provino con Visconti alla stroncatura di Nanni Loy, il rimpianto di non aver girato con Fassbinder, la Piovra festeggiata in tutto il mondo, compresa la folla della Piazza Rossa, la crisi, il debutto da regista. (la Repubblica)