"La Battaglia di Legnano" al Teatro Regio di Parma, con una mostra di abiti storici del Palio

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Domenica 29 settembre 2024, il Teatro Regio di Parma ospiterà la prima del celebre Festival Verdi, evento di riferimento per la lirica internazionale. Questo appuntamento annuale celebra la vita e l’opera di Giuseppe Verdi, uno dei più grandi compositori italiani di tutti i tempi. Il festival attira appassionati e critici da tutto il mondo, offrendo un programma ricco di opere, concerti, e eventi collaterali che omaggiano il genio verdiano in tutte le sue sfumature. (LegnanoNews.com)

La notizia riportata su altri giornali

Una giornata all'insegna della musica e del divertimento che proseguirà con la Verdi Spip Parade in programma sabato 28 settembre dalle ore 15.30 nel quartiere artigianale di Parma. (La Repubblica)

Con il suo approdo sulla scena si conclude l’esplorazione di quest’opera che era cominciata nel 2018 con la prima versione, quella del 1847 a Firenze. (La Repubblica)

Il Macbeth in versione francese ha inaugurato il XXIV Festival Verdi. Presentata in forma di concerto in occasione del Festival Verdi 2020 e vincitrice in quello stesso anno del prestigioso Premio Abbiati, il melodramma in quattro parti su libretto di Francesco Maria Piave, da Shakespeare, traduzione in francese di Charles Louis Étienne Nuitter e Alexandre Beaumont, è stato presentato in forma scenica per la prima volta in tempi moderni con un nuovo allestimento firmato da Pierre Audi. (La Repubblica)

Serata internazionale con sovrintendenti di importanti teatri stranieri All'insegna di "potere e politica", la ventiquattresima edizione del Festival Verdi si è aperta con una... (Virgilio)

Alessio Vlad, direttore artistico del Festival Verdi, commenta la serata nell'intervista di Mara Pedrabissi: "Puntiamo al respiro internazionale" (Gazzetta di Parma)

Inaugurazione con la Verdi Street Parade, con oltre 1000 artisti, ensemble corali e orchestrali, bande, cantanti, attori, ballerini, acrobati e artisti visivi e le performance finali di Imaginarium e Yoann Bourgeois. (L'ape musicale - rivista di musica, arti, cultura)