I messaggini che l’Austria manda all’Europa

I messaggini che l’Austria manda all’Europa Non è una sorpresa, perché lo stesso vento radicale soffia ormai da tempo su tutta l’Europa. Ma è la prima volta nella storia politica dell’Austria che il 29% degli elettori – secondo le indicazioni dopo il voto – ha scelto la destra estrema Fpö. I nazionalpopulisti hanno sorpassato – altro inedito – il tradizionale partito dei popolari, dati intorno al 26%, e che esprime il cancelliere uscente, Karl Nehammer (Start Magazine)

La notizia riportata su altri giornali

“Scalceremo chi non ha buone intenzioni nei nostri confronti”, dichiarava poco più di un anno fa, nel maggio del 2023, Herbert Kickl, leader del partito austriaco di estrema destra austriaco FPÖ (Partito della Libertà). (Valigia Blu)

E il tutto è iniziato, secondo il suo parere, durante la pandemia, quando lavorava nel settore pubblico e ha dovuto farsi vaccinare più volte contro la sua volontà. Le sue convinzioni sono però granitiche: il Paese è sull’orlo del baratro e la colpa è dell’ÖVP, il tradizionale partito popolare conservatore e cristiano, e dei Verdi. (L'HuffPost)

Guai a non farlo. Tuttavia, non è che il precipitare della situazione in Libano e in Ucraina debba diventare un comodo alibi per non vedere cosa accada in Europa. (L'Opinione delle Libertà)

È necessario fare uno sforzo di pensiero divergente, meno legato alle risposte consuete, non sbagliate ma ormai un po’ logore e inefficaci. Davanti alle sfide che crea l’avanzata di forze sovraniste portatrici di un nazionalismo etnico, dobbiamo cominciare a porci in modo diverso (a meno di essere pienamente d’accordo con quelle posizioni). (Avvenire)

Saranno gli eletti nel Parlamento austriaco a decidere che maggioranza vorranno fare e ho sempre ritenuto che sia inopportuna l'invasione di campo per quanto riguarda l'Italia quando altri volevano suggerire altre forme di governo. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ora ci si chiede se possa andare a… Un terzo degli austriaci ha votato per Herbert Kickl, leader che usa slogan mutuati da Hitler, ammira Putin, ha pensieri antisemiti, si oppone all’integrazione europea e vorrebbe re-emigrare (leggi “deportare”) chiunque sia diverso da lui. (Il Messaggero Veneto)