Orlando piange i renziani, ma fa il pieno di poteri forti

Per capire come si muove il potere in Liguria, bisogna sempre prestare almeno un orecchio a quello che dice Claudio Burlando. L’ex sindaco di Genova, ministro, presidente di Regione, a lungo dominus della sinistra ligure, si è accodato alla grancassa mediatica che “piange” l’uscita di scena della lista renziana dalla coalizione a sostegno del candidato … (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

“Lasciamo piena libertà di voto” dice Raffaella Paita, plenipotenziaria del partito voluto e guidato da Matteo Renzi. Dunque: il cosiddetto campo largo, cioè l’insieme delle forze di opposizione in Regione Liguria, diventa un po’ meno largo. (Primocanale)

Questa volta a farla da protagonista è la Liguria, prima regione al voto del trittico autunnale (con Umbria ed Emilia- Romagna) e sulla quale dopo un lungo peregrinare il centrosinistra aveva trovato l’intesa sul nome dell’ex ministro della Giustizia dem Andrea Orlando, sostenuto da Pd, M5S, Avs, Azione e Iv. (Il Dubbio)

“Quando l’Agnello aprì il Settimo Sigillo, nel cielo si fece silenzio e vidi i sette angeli che stavano dinnanzi a Dio e furono loro date sette trombe”. In questo scenario apocalittico, metafora delle elezioni regionali liguri viste dal sedicente “campo largo”, rivelatosi un “campo minato”, ormai molti cadaveri politici galleggiano nelle acque marine del golfo. (Il Fatto Quotidiano)

O perda il peggiore, dipende dai punti di vista…». È amareggiato ma anche battagliero, ribadisce l’appartenenza al centrosinistra ma entra a gamba tesa sul M5S, colpevole d’aver voluto dare le carte in Liguria dribblando pure il Pd. (ilmessaggero.it)

Il campo largo si è già ristretto: Matteo Renzi e i suoi non ne faranno parte. Ufficialmente a essere naufragata è l’intesa in Liguria, a sostegno della candidatura dell’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando. (La Verità)

Alla fine, in Liguria non ci saranno renziani nel centrosinistra. Non solo non ci sarà il simbolo di Iv appaiato a quelli di Pd e M5S, ma neppure la lista centrista che era piena di esponenti vicini a Renzi, alcuni sostenitori del sindaco di Genova Marco Bucci, che è anche il candidato delle destre per la Regione. (il manifesto)