Siria. Avvertimento russo a Netanyahu: gli S-400 abbattono 13 missili israeliani

Di Giuseppe Gagliano – I sistemi difensivi S-400 russi hanno intercettato nei cieli siriani 13 missili israeliani, cosa che rappresenta un punto di svolta sia dal punto di vista politico che strategico-militare. Politicamente, l’episodio evidenzia una crescente tensione tra Mosca e Tel Aviv, un rapporto che storicamente era caratterizzato da una collaborazione pragmatica. Israele ha sempre mantenuto una certa libertà di azione contro le forze iraniane in Siria, operando sotto un tacito accordo con la Russia che le sue incursioni non avrebbero minacciato direttamente gli interessi russi. (Notizie Geopolitiche)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Proprio durante l’assalto, l’autista ha accusato un malore e si è accasciato a terra. Una tragedia. (Nicola Porro)

Sarebbero stati alcuni familiari di due donne uccise dai raid israeliani ad aggredire a Jiyeh, in Libano la troupe del Tg3 composta dall'inviata Lucia Goracci e dal cameraman Marco Nicois, accompagnati dalla fixer Kinda Mahaluf e dall'autista Ahmad Akil Hamzeh, quest'ultimo colto da infarto e morto mentre cercava di calmare uno degli aggressori, nonostante i tentativi di rianimarlo con il massaggio cardiaco. (Italia Oggi)

Il caso della giornalista Lucia Goracci aggredita ieri assieme alla troupe di Rai3, la conseguente morte per infarto dell’autista Ahmad Akil Hamzeh, spiega il clima che si respira nelle zone più sensibili e calde del conflitto. (il manifesto)

Troupe del Tg3 aggredita in Libano, il racconto commosso di Goracci: “Così ci hanno assaliti ed è morto il nostro autista”

Nell’esprimere la condanna e lo sdegno per l’aggressione alla troupe del Tg3 in Libano, la Rai esprime vicinanza e sostegno alla famiglia di Ahmad Akil Hamzeh, l’autista deceduto per infarto durante l’aggressione, e conferma di aver messo in atto tutte le misure di sicurezza per la nostra giornalista Lucia Goracci impegnata con la sua troupe in uno straordinario lavoro di documentazione della guerra in corso. (Rai Storia)

Il rischio fa parte del mestiere. E non ti puoi emozionare. Nemmeno se lì, in prima linea, il protagonista della notizia sei diventato tu In prima linea: il rischio fa parte del mestiere e lo sai, altrimenti resti dietro alla scrivania a fare il desk. (AlessioPorcu.it)

L’inviata – nell’audio pubblicato dall’Ansa – sottolinea come la loro presenza fosse stata segnalata e la troupe stesse riprendendo il viaggio “senza problemi, la gente ci parlava”. (Il Fatto Quotidiano)