Romania, le formazioni pro-Ue sfruttano l'annullamento del voto: accordo per una maxi-coalizione europeista alle Presidenziali
La vittoria dell’estrema destra filo-russa al primo turno delle Presidenziali rumene fa correre i partiti pro-Ue ai ripari. Così, sfruttando l’annullamento del voto per “ingerenze russe” deciso dalla Corte Costituzionale di Bucarest, le formazioni che guardano più a Bruxelles che a Mosca hanno deciso di ripresentarsi alle urne unite per evitare una nuova dispersione dei voti. Hanno così raggiunto un accordo per formare una maggioranza di governo che escluda la destra e potenzialmente sostenga un unico candidato. (Il Fatto Quotidiano)
Su altre fonti
Il voto però non veniva annullato (il Giornale)
Le formazioni che guardano più a Bruxelles che a Mosca vogliono sfruttare l’annullamento del voto per le presidenziali da parte della Corte Costituzionale a causa di “ingerenze russe” per formare uno scudo contro l… (L'HuffPost)
Min lettura (Valigia Blu)
Quanto è accaduto col voto in Romania è una “violazione della democrazia, non solo per la Romania ma anche per l’Europa, non si è mai sentita una cosa del genere a livello continentale. Colpo di Stato? Per alcuni si, io l’ho vissuta male come gran parte dei cittadini”. (agenzia giornalistica opinione)
Due sono gli importanti elementi, tra loro distinti, che spiccano nella crisi romena. La sentenza della Corte costituzionale di Bucarest, che ha annullato il primo turno delle presidenziali a due giorni dal ballottaggio originariamente previsto per oggi, rappresenta un pronunciamento senza precedenti, il cui rilievo non può essere sottovalutato. (Avvenire)
I partiti pro europei della Romania si sono messi d'accordo per formare un governo di coalizione che escluda la destra e sostenga un unico candidato in vista della ripetizione delle elezioni presidenziali PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)