Putin minaccia l'Europa: "Il nuovo missile può colpire ovunque, ne lanceremo altri"
La dimostrazione delle capacità del missile russo Oreshkin, la “nuova” arma di Vladimir Putin, ha destato preoccupazione e perplessità in Occidente. Da parte sua, il presidente della Federazione sembra considerarlo come l’arma capace di capovolgere le sorti della guerra in Ucraina e dare al Cremlino un vantaggio notevole sui suoi avversari. Durante una riunione con i vertici della Difesa, lo zar ne ha ordinato la produzione in serie e ha affermato che il vettore balistico a medio raggio non può essere intercettato. (il Giornale)
Ne parlano anche altre testate
Il Cremlino non ha dubbi che gli Usa abbiano compreso il messaggio del presidente Vladimir Putin dopo il lancio del missile balistico ipersonico Oreshnik, ha detto il portavoce Dmitry Peskov. (Tiscali Notizie)
Le parole di Putin arrivano a 24 ore dall'attacco missilistico condotto ieri contro la città ucraina di Dnipro: nel raid, Mosca ha utilizzato un nuovo missile a medio raggio. Nessuno può intercettare il missile Oreshnik". (Adnkronos)
Mosca, 22 nov. - Durante una riunione del Consiglio di sicurezza a Mosca, il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato l'avvio della produzione in serie del missile ipersonico Oreshnik, dopo che Mosca lo ha utilizzato per colpire la città ucraina di Dnipro. (Il Sole 24 ORE)
A differenza dei missili cruise usati finora, i missili balistici seguono una traiettoria che li porta fino al limite dell'atmosfera per poi ricadere sul bersaglio a velocità ipersoniche, rendendo quasi impossibile l'intercettazione. (WIRED Italia)
– “A seguito di una richiesta dell’Ucraina, la NATO ospiterà una riunione del Consiglio NATO-Ucraina presso la sede della NATO martedì 26 novembre 2024”, secondo quanto si apprende.“La riunione si terrà a livello di ambasciatori. (Agenzia askanews)
L'ombra russa cala sull'Occidente dopo le dichiarazioni di Vladimir Putin. In caso di escalation, risponderemo in modo deciso e in modo simmetrico», ha detto dall'alto del Cremlino in un discorso alla nazione, ma per la Nato (Secolo d'Italia)