La controrivoluzione arriva sulla soglia del potere

La prima settimana di luglio del 2024 ha visto accadere contemporaneamente due cose: a Washington la Corte Suprema ha stabilito che il Presidente è al riparo da procedimenti giudiziari per atti compiuti durante il suo mandato e, a Parigi, sembrava che un partito di origini fasciste fosse sul punto di ottenere la maggioranza assoluta in parlamento e governare nei prossimi cinque anni. Quest’ultimo pericolo è stato per il momento scongiurato dalla straordinaria, eroica, mobilitazione della sinistra francese (il manifesto)

La notizia riportata su altri giornali

Il Vicino Oriente c'è solo da inorridire. Il presidente di turno dell'Unione Europea Orban va dal suo amico Putin, per fortuna senza incarichi negoziali. (Corriere TV)

È probabile che questo 2024 assuma nella storia un rilievo speciale, visto l’assieparsi di novità italiane, europee, extraeuropee e che tra agosto (Democratic Party Convention) e novembre le elezioni del presidente degli Usa segneranno la loro data nella storia. (Gazzetta di Parma)

Nel podcast vi proponiamo le opinioni di Nathalie Tocci, Direttore dello IAI, sugli ultimi sviluppi del conflitto in Ucraina, sulle elezioni in Francia e nel Regno Unito e sulle presidenziali in Usa espresse nello speciale di RadioRadicale “Spazio Transnazionale”, curato e condotto da Francesco De Leo. (Affarinternazionali)

L'editoriale/ Le scosse in Europa e il plenum cinese

Io non sono meravigliato di quanto è accaduto. Traguardo, ovviamente, impossiile oggi. (ROMA on line)

Le elezioni sono cruciali per il funzionamento di una democrazia e rappresentano un momento importante per la partecipazione politica dei cittadini. Il 2024 è sicuramente un periodo ricco di chiamate alle urne in tutto il mondo, il che porta a riflessioni sulle sfide e sulle tematiche presenti nei differenti programmi elettorali. (La Stampa)

Cominciamo da quello che è accaduto proprio il primo luglio, cioè il giorno della sentenza della Corte Suprema americana che, sostanzialmente, ha reso il presidente non perseguibile per qualsiasi tipo di reato compiuto nell’esercizio delle sue funzioni. (ilmessaggero.it)