Suicidio studente a Senigallia, Valditara chiede approfondimenti all’Usr Marche. Il Ministro: “Scuola sappia intercettare le fragilità dei giovani ed educare al rispetto”

Suicidio studente a Senigallia, Valditara chiede approfondimenti all’Usr Marche. Il Ministro: “Scuola sappia intercettare le fragilità dei giovani ed educare al rispetto” Di Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, è intervenuto sulla tragica vicenda del suicidio di un giovane studente a Senigallia. Valditara ha contattato Donatella D’Amico, direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per le Marche, per richiedere ulteriori approfondimenti sul caso, attualmente oggetto di verifiche da parte del Ministero. (Orizzonte Scuola)

Se ne è parlato anche su altre testate

Lo ha fatto perché non riusciva più a sopportare per le angherie subite da un gruppo di compagni di scuola. Nella notte tra il 13 e il 14 ottobre, il 15enne Leonardo Calcina ha preso la decisione di togliersi la vita. (Corriere della Sera)

Si scava nella tragedia che lunedì ha colpito la frazione di Montignano, a Senigallia, e l’istituto scolastico Panzini col ritrovamento del minorenne ormai senza vita che frequentava il secondo anno dell’alberghiero. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

È mercoledì 9 ottobre e Leonardo Calcina, 15 anni, invia 7 whatsapp alla mamma Viktoryia, tutti dello stesso tenore. È l’sos finale lanciato dal ragazzo, il suo ultimo grido d’aiuto prima di spararsi, quattro giorni dopo, nel buio di un casolare, con la pistola d’ordinanza del padre Francesco, vigile urbano. (Corriere Roma)

I funerali di Leonardo, il 15enne vittima dei bulli suicida a Senigallia. La mamma cita Michael Jackson: “In un mondo pieno di odio, dobbiamo avere il coraggio di sperare”

Se da una prima analisi dei fatti tutto sembrava essere ricollegato a eventi di bullismo a scuola, secondo quanto riporta Ancona Today, il ragazzo aveva preso un’insufficienza in informatica, un 4,5 che, nonostante fosse recuperabile, sembra aver aggravato il suo già fragile stato emotivo. (Tecnica della Scuola)

Tormentato e umiliato dai bulli, Leonardo Calcina, scriveva: «Ho parlato con un prof, ho detto che voglio cambiare scuola, non ce la faccio più». Un grido d'aiuto rimasto inascoltato, quello del quindicenne senigalliese che domenica sera si è tolto la vita con la pistola del padre. (Secolo d'Italia)

Poco prima di morire ha raccontato ai genitori di voler cambiare scuola, o addirittura iniziare a studiare da privatista, perché non ne poteva più di quelle insopportabili cantilene alle spalle, delle manate nelle parti intime, dei capezzoli strizzati in palestra, delle voci che ripetevano il suo nome “facendo gesta femminili, per tutto l’orario scolastico al punto da costringerlo talvolta a utilizzare gli auricolari per non sentire tali prese in giro sul suo cognome usando modalità offensive per la sessualità di una persona” , hanno scritto i genitori nella denuncia per bullismo, che hanno presentato lunedì. (La Repubblica)