ISTAT * ISTRUZIONE 2023: «80,9% IL TASSO DI OCCUPAZIONE DELLE LAUREATE STEM DI 25-64 ANNI (90,1% TRA GLI UOMINI)»

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Mercoledì 17 luglio 2024 (Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) – /// Resta fondamentale il livello di istruzione dei genitori per i percorsi di studio dei figli, Nell’edizione dell’indagine del 2023 si è rilevato che quando i genitori hanno un basso livello di istruzione quasi un quarto dei giovani (24%) abbandona precocemente gli studi e poco più del 10% raggiunge il titolo terziario; se almeno un genitore è laureato, al contrario, le quote diventano rispettivamente 2% e circa 70%. (agenzia giornalistica opinione)

Se ne è parlato anche su altre testate

È quanto emerge dal rapporto Istat sui 'Livelli di istruzione e ritorni occupazionali - Anno 2023' In Italia le donne sono più istruite degli uomini ma sono meno occupate (Dire)

Resta fondamentale il livello di istruzione dei genitori per i percorsi di studio dei figli: questo è il primo aspetto evidenziato dall’ISTAT, nel rapporto “Livelli di istruzione e ritorni occupazionali – Anno 2023”. (Tecnica della Scuola)

È dunque evidente che il titolo di studio ha una decisa rilevanza sul mercato del lavoro eppure in Italia i laureati sono ancora troppo pochi, rispetto alla media europea, e le imprese faticano a trovare personale specializzato. (ilmessaggero.it)

Abbandono scolastico, aumenta se i genitori sono poco istruiti: lo dice l’ISTAT

In Italia, nel 2023, il 65,5% dei 25-64enni ha almeno un titolo di studio secondario superiore, quota in crescita di 2,5 punti percentuali rispetto al 2022 (63.0%). Il valore, simile a quello spagnolo (64,2%), resta decisamente inferiore al tedesco (83,1%), al francese (83,7%) e a quello medio Ue27 (79,8%). (Agenpress)

Non di certo per familismo o poca meritocrazia ma come esempio di un percorso che può essere sostenuto con costanza e portato a termine. È uno degli elementi positivi emersi dall'ultimo report dell'Istat su «Livelli di istruzione e ritorni occupazionali» del 2023, un risultato che conferma che quanto seminato degli anni passati è il percorso su cui proseguire e insistere. (ilmattino.it)

Aumenta la percentuale di giovani laureati in Italia, ma il divario con la media europea rimane ampio. Lo rivela l’Istat, sottolineando come un titolo di studio elevato favorisca l’occupazione, soprattutto tra le donne, che però continuano ad essere penalizzate nel mondo del lavoro. (Orizzonte Scuola)