Il super-stato di Musk e Trump (di M. D'Egidio)
Che momento per essere in vita. La vittoria del ticket Trump-Musk è un evento storico non tanto perché è la realizzazione più piena e dirompente dello zeitgeist a livello globale, con tutto il suo portato populista, xenofobo, reazionario, quale si è materializzato già da anni nella maggior parte dei Paesi democratici e non. Lo è perché è la prima volta che potere politico e potere tecnologico si sono accoppiati in un’unica entità, un Super-Stato che fonde la legittimazione democratica di un’elezione (Trump) col monopolio privato dell’uomo più ricco del mondo (Musk), fornitore chiave del governo americano - e non solo americano - nei settori più importanti come difesa, infrastrutture, telecomunicazioni (L'HuffPost)
Su altri media
(Adnkronos) – Ancora voci sui media americani di tensioni tra il cerchio magico di Donald Trump e Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo che è stato cruciale per la vittoria del tycoon e che secondo alcuni si comporta da co-presidente. (OglioPoNews)
È presto per esprimere un giudizio sul nuovo governo americano. Trump dopo l’esperienza che ha già avuto, potrebbe farne tesoro, se il suo carattere impetuoso glielo permetterà. (Corriere della Sera)
Capaci di far intravedere cambiamenti rivoluzionari nel governo che partirà con l’anno nuovo. Due fedelissimi dal pugno di ferro su immigrazione e scontro con la Cina, il visionario Musk con il compito di far risparmiare duemila miliardi prosciugando il bilancio federale destinato alla PA sono annunci che hanno mandato in visibilio la platea dei suoi fan. (ilmattino.it)
Per la sua stessa nomina - Musk è stato incaricato insieme all’imprenditore Vivek Ramaswamy di snellire drasticamente l’apparato burocratico dello Stato - il fondatore di Tesla avrà grande influenza nel governo, se Trump vorrà dargli retta. (ilmessaggero.it)
Cristina Bon Andiamo negli Stati uniti, ora che si sta delineando la squadra di governo del presidente eletto Donald Trump. E poi, resta la controversa figura di Elon Musk. Quale sarà il suo vero ruolo? Ne parliamo con Cristina Bon, professoressa associata di storia delle istituzioni politiche all'Università Cattolica di Milano. (rtl.it)