Boato in Toscana, la relazione di Istituto geofisico e Università di Firenze: “Eccezionale potenza sonora”

Boato in Toscana, la relazione di Istituto geofisico e Università di Firenze: “Eccezionale potenza sonora”
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
LA NAZIONE INTERNO

– Il boato udito in buona porzione di Toscana nel pomeriggio di giovedì 20 giugno resta al centro dell’analisi da parte degli esperti, che al momento confermano la prima ipotesi: quella del bolide, un frammento di asteroide, in pratica un “sasso spaziale” che entrando nell’atmosfera terrestre si disintegra generando il fragoroso rumore che ha spaventato migliaia di persone. Quando, alle 16,29 di giovedì, si è sentito il boato, in molti hanno pensato al terremoto per il tremore al suolo provocato dal fenomeno. (LA NAZIONE)

Su altri media

Per Emanuele Marchetti, professore di Geofisica all'Università di Firenze, spiega perché il boato che si è sentito al largo della costa toscana potrebbe essere stato un bolide che è entrato nell'atmosfera terrestre. (Fanpage.it)

Pubblicità Secondo le rilevazioni dell’INGV, infatti, le onde che si sono propagate nella crosta terrestre ieri, avevano una velocità troppo bassa: misuravano infatti 0,4 km/s contro i più “canonici” 5-6 km/s. (la VOCE del TRENTINO)

– A essere poetici potremmo chiamarla ‘polvere di stelle’. Ma dopo il ‘botto’ con conseguente spostamento d’aria avvertito l’altro giorno all’Elba e in altre zone dell’Arcipelago toscano, la poesia forse può essere lasciata da un parte. (LA NAZIONE)

Il bolide esploso nell'aria. "La Rete non l'ha intercettato, ma può essere polvere di stelle"

– Resta la paura il giorno dopo il tremendo boato che ha scosso una parte della Toscana, soprattutto costiera. Nelle abitazioni hanno anche tremato in maniera piuttosto importante i vetri. (LA NAZIONE)

Il comune di Campo nell'Elba, sull'isola turistica italiana, ha dichiarato su Facebook che una stazione di rilevamento nelle vicinanze ha "rilevato un evento sismico e acustico avvertito Un misterioso boato ha spaventato turisti e abitanti della zona costiera della Toscana (Secolo d'Italia)

Tra gli studiosi che sposano questa ipotesi, c’è Gian Mario Gentini, coordinatore della Protezione civile dell’Elba occidentale: «Secondo i nostri dati, al 90% si tratta di un meteorite che si sarebbe disintegrato entrando in collisione con lo strato superficiale che ricopre la Terra, provocando uno spostamento d’aria. (Corriere Fiorentino)