Gianni Minoli presidente Rai? La risposta del giornalista, il consiglio a Meloni e la previsione sul canone
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Circola anche il nome di Gianni Minoli quale possibile nuovo presidente della Rai. Il giornalista, che dall’alto della sua esperienza decennale a Viale Mazzini si è candidato per un posto nel consiglio d’amministrazione, dice la sua e dà un un consiglio alla premier Giorgia Meloni. Gianni Minoli presidente Rai? La candidatura al Cda Rai La previsione sul canone Il consiglio a Giorgia Meloni Gianni Minoli presidente Rai? In una intervista al Corriere della Sera, Gianni Minoli rigetta i rumors che lo danno possibile presidente di garanzia della Rai: “Allo stato attuale non ci sono le condizioni“. (Virgilio Notizie)
Se ne è parlato anche su altre testate
L'attuale cda, il cui mandato triennale è scaduto a metà luglio, in condizioni normali sarebbe già stato rimpiazzato. Alle ore 9.30 si dovrebbe votare alle Camere per i quattro membri di nomina parlamentare, mentre il Tesoro dovrebbe designare l' amministratore delegato e il presidente da sottoporre al Consiglio dei ministri. (ilmessaggero.it)
La segretaria del Pd: «Siamo coerenti e non disponibili a farci tirare per la giacca, sono altri che devono rispondere di aver cambiato posizione». Giovedì 26 settembre è in programma alla Camera e al Senato il voto per l'elezione di quattro membri del board di Viale Mazzini: i dem si asterranno. (Lettera43)
Che significa questo: la destra scelga pure i suoi emissari per Viale Mazzini, e la nostra assenza - prima nelle aule delle Camere e poi in commissione di Vigilanza - farà risaltare l’«appropriazione indebita» della televisione pubblica da parte delle truppe chiodate di una maggioranza modello Orban che fa strage del pluralismo. (ilmessaggero.it)
“Quanto alle polemiche e ricostruzioni varie riportate da alcuni organi di informazione in questi giorni, secondo cui questa posizione sarebbe motivata da inciuci vari tra il M5S e le forze di maggioranza, si precisa che il M5S non baratterà mai la necessaria riforma volta a rendere indipendente, imparziale ed efficiente il servizio pubblico radiotelevisivo con qualche poltrona. (LAPRESSE)