Multe per Apple e Meta, violazioni al Digital Markets Act

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Avvenire ECONOMIA

Nel bel mezzo delle gravi tensioni commerciali provocate dai dazi di Donald Trump, arrivano due nuove multe della Commissione Europea per big del Web Usa: Apple e Meta (Facebook, Whatsapp, Instagram). Le due società, ha avvertito la vicepresidente esecutiva della Commissione Teresa Ribera, responsabile per l’Antitrust, «non hanno rispettato il Dma (Digital Market Act, legge sul mercato digitale ndr) attuando misure che rinforzano la dipendenza di utenti commerciali e consumatori sulle loro piattaforme». (Avvenire)

Se ne è parlato anche su altri media

Con queste parole Meta ha commentato la decisione dell’esecutivo europeo di infliggere le prime multe ai sensi del Digital Markets Act, il nuovo regolamento digitale dell’Unione europea. Oltre a Meta – sanzionata per 200 milioni di euro per il suo modello “pay or consent”, c… (HuffPost Italia)

Come raccontavamo nel nostro articolo di ieri, l’UE ha inflitto una sanzione complessiva da 700 milioni di euro. Cosa è successo: la multa per violazione del DMA (Macitynet.it)

«Le normative extraterritoriali che prendono di mira e danneggiano specificatamente le aziende americane - ha osservato Hughes -, soffocano l’innovazione e consentono la censura saranno riconosciute come barriere commerciali e una minaccia diretta a una società civile libera». (Il Sole 24 ORE)

A poche ore di distanza dall'annuncio delle prime sanzioni inflitte dall'UE nell'ambito del Digital Markets Act (DMA), il governo degli Stati Uniti ha definito le multe da 500 e 200 milioni di euro imposte rispettivamente ad Apple e Meta come "una nuova forma di estorsione economica". (HDblog.it)

ROMA – La Commissione Ue multa Apple per 500 milioni di euro e Meta (casa madre di Facebook e Instagram) per altri 200. A giudizio dell’Europa, i due colossi statunitensi hanno violato il Regolamento comunitario – il Digital Markets Act – che protegge le altre aziende, i piccoli fornitori e le persone comuni dallo strapotere dei giganti di Internet. (la Repubblica)

Il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Brian Hughes ha affermato che “Le normative extraterritoriali che prendono di mira e danneggiano specificatamente le aziende americane, soffocano l’innovazione e consentono la censura saranno riconosciute come barriere commerciali e una minaccia diretta a una società civile libera”. (Il Fatto Quotidiano)