Così ha descritto morte e paradiso: «Dopo un po’ di paura, c’è la festa»

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La Verità ESTERI

Il defunto pontefice parlò spesso dell’aldilà: «È l’abbraccio con Dio, Amore infinito. Se non credi che Gesù è risorto tutto diventa vuoto, anche la predicazione». E ammoniva: «Il diavolo esiste e con lui non si dialoga».Finisce tutto con la morte? Per Jorge Mario Bergoglio sarebbe stato «un orrore... (La Verità)

Su altri giornali

La Festa della Liberazione è un patrimonio collettivo, non uno strumento di parte. “Come Democrazia Cristiana, ci stiamo preparando a celebrare nelle piazze di tutta Italia l’imminente 25 Aprile, con la consapevolezza e l’orgoglio di onorare una data fondamentale per la nostra Repubblica. (RavennaNotizie)

Una storia che per alcuni resta indigesta. Per Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Ignazio La Russa, il 25 aprile è una ricorrenza che brucia le mani, un terreno minato dove ogni parola pesa, ogni gesto è sotto osservazione, ogni assenza è un silenzio che urla. (la notizia)

Presto non riusciremo più a spiegare perchè celebrare il 25 Aprile è importante, nè perchè è la giornata che dice chi siamo e chi dovremmo davvero essere. Il giorno della Liberazione, infatti, assomiglia sempre di più a un grande palazzo che ha fatto la storia, ma solo i più anziani ne ricordano lo splendore. (Gli Stati Generali)

In una sessione a porte chiuse la Commissione Affari Giuridici del Parlamento Europeo (JURI) ha bocciato all’unanimità la decisione di Ursula von der Leyen di eludere il voto dell’Eurocamera per il piano Readiness 2030, ovvero quello che prima era il ReArm Europe. (Contropiano)

La commissione Affari giuridici (Juri) ha ritenuto non ammissibile l’uso dell’art.122 del Trattato (procedura d’urgenza) per accelerare l’iter senza voto dell’Europarlamento​. Il Parlamento europeo ha bocciato in sede giuridica la proposta della Commissione Ue di creare un fondo di prestiti da 150 miliardi per il riarmo comune​. (QuiFinanza)

A partire dal 24 aprile 1915 e fino al 1923 l'Impero Ottomano avviò una sistematica campagna di deportazione e sterminio contro l'etnia armena presente nel territorio anatolico fin dal 7° secolo. Il 24 aprile 2025 ricorre il 110° anniversario del genocidio armeno, uno degli eventi più tragici e dolorosi del Novecento. (Il Giornale d'Italia)