Abedini, l’ingegnere iraniano verso la liberazione: i dubbi solo sui tempi. Deciderà Nordio
Il dubbio adesso, per Mohamed Abedini Najafabadi, è solo quando. Ma l’ingegnere iraniano, detenuto su richiesta degli Usa per sostegno ai Pasdaran, va verso la liberazione e comunque la non estradizione negli Stati Uniti. Sicuramente, in base agli accordi tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e Donald Trunp, la sua posizione cambierà prima del 20 gennaio, giorno dell’insediamento del Tycoon alla Casa Bianca (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altri media
Teheran chiede la scarcerazione del connazionale, per cui è stata fissata l'udienza per valutare la richiesta di domiciliare il 15 gennaio. L'ingegnere svizzero-iraniano si trova attualmente nel carcere di Opera, arrestato a Malpensa su richiesta di estradizione degli Stati Uniti (MilanoToday.it)
Le due vicende sono apparse fin da subito intrecciate, al di là delle smentite ufficiali che sono arrivate dalle autorità italiane e da quelle iraniane, fino alla tarda serata di ieri. (IL GIORNO)
Ventiquattro ore dopo il ritorno in Italia di Cecilia Sala, Mohammad Abedini Najafabadi ha nuovamente chiesto di uscire dal carcere di Opera. Arresti domiciliari con il braccialetto e in un appartamento di Milano diverso da quello proposto in precedenza. (Il Fatto Quotidiano)
L’unica differenza è nei tempi dello scambio. Differiti in questo caso: dopo tre settimane di prigionia nel famigerato carcere di Evin, ieri, Cecilia Sala è tornata in Italia dall’Iran, prima o poi Mohammed Abedini farà il percorso inverso. (il manifesto)
Dell’estradizione è prematuro parlare, anche perché sino ad ora la richiesta formale non è ancora arrivata al nostro ministero”. Milano, 9 gen. (Agenzia askanews)
All’ospedale da campo del CICR a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, alcune cose sembrano semplicemente normali, afferma Tamara Bonc. Tamara Bonc, un'ostetrica svizzera, ha recentemente trascorso cinque settimane nell'ospedale da campo del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) a Gaza. (Prima Pagina - SWI swissinfo.ch)