Mourinho vuole Hermoso al Fenerbahce: addio vicino alla Roma?

Mario Hermoso, difensore spagnolo arrivato alla Roma durante il mercato estivo, non ha convinto pienamente. L’errore commesso contro la Sampdoria, che ha portato al gol avversario, è solo l’ultimo di una serie di prestazioni sottotono che hanno attirato critiche e acceso i riflettori sul suo futuro. Dopo essere rimasto svincolato, Hermoso aveva firmato con i giallorossi un contratto fino al 2027, ma la sua avventura nella capitale potrebbe concludersi prima del previsto. (Europa Calcio)

Ne parlano anche altre testate

Il Governo di sicurezza nazionale appena insediato in Siria, quello in mano ai ribelli guidati da Abu Muhammad Jolani, vivrà un periodo di transizione turbolento. Il pragmatismo e il localismo diventano l'assunto per il nuovo governo siriano che sarà guidato dal primo ministro Muhammad Bashir, almeno fino alle prossime elezioni del marzo 2025. (Today.it)

Secondo quanto riferisce il portale turco As Marca, i viola sarebbero molto vicini a raggiungere una intesa con il club di Istanbul sulla base di 18 milioni di euro più 5 milioni di bonus e il 10% della futura rivendita. (Europa Calcio)

Si disperde il fumo delle battaglie e la Siria, nonostante le incertezze e le sofferenze vissute, riparte dopo tredici anni di guerra civile. Ma dietro la figura ancora misteriosa del leader dei ribelli, Abu Mohammed al-Jolani, emerge quella del vero arbitro e facilitatore in silenzio del rovesciamento del regime di Assad: il leader turco, Recep Tayyp Erdogan. (ilmessaggero.it)

La Siria del dopo Assad verso un protettorato turco con enclave russa e lo sdoganamento dei curdi? L’analisi di Giannotta (Cespi)

Secondo alcune fonti l’esercito di Ankara starebbe già bombardando le aree adiacenti alla città nei pressi di un fronte, quello tra curdi siriani e Turchia che non si è mai chiuso. La linea del fronte si attesterebbe al momento sulla linea della diga di Tishrin, localizzata a 90 kilometri a est di Aleppo lungo il fiume Eufrate. (Il Giornale d'Italia)

La Siria è un paese chiave per gli equilibri geopolitici di quella parte di mondo: «Si ritirano i russi, troppo assorbiti dal conflitto in Ucraina – spiega Rampini – e si ritira anche l’impero persiano degli ayatollah di Teheran, che attraverso Hezbollah consideravano la Siria anello decisivo della loro influenza in Medio Oriente». (Corriere TV)

Parla Valeria Giannotta, direttrice scientifica dell’Osservatorio Turchia del Cespi che avanza ipotesi interessanti sulla Siria del dopo Assad e sul ruolo crescente di Erdogan ma non solo (FIRSTonline)