Il presidente Fia Ben Sulayem: «Troppe parolacce in F1, non siamo rapper». E Hamilton si arrabbia
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Vietare le parolacce trasmesse, via team radio, in diretta televisiva durante i Gran premi di F1. O meglio, diminuirle. È l’obiettivo del presidente della Fia, Mohammed Ben Sulayem. Ma tutto questo si è trasformato in uno scontro con il pluricampione del mondo, e pilota della Ferrari nel 2025, Lewis Hamilton. Tutto è iniziato dall’intervista rilasciata ad Autosport dal numero uno della Federazione internazionale dell’automobile: «Dobbiamo differenziare il nostro sport dalla musica rap. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altre testate
L’ultimo Gran Premio di Singapore ha dato due certezze: il Mondiale dei Costruttori a forti tinte “papaja” e quello Piloti riaperto. Il successo di prepotenza di Lando Norris ha permesso al pilota McLaren di scacciar via l’incubo partenza e quelle troppe sbavature che gli stanno costando chiarissimo. (f1world.it)
Il 2024 rischia di essere ricordato non tanto dalla rimonta della McLaren ai danni della Red Bull, ma più per le prese di posizione discutibile in alcuni campi della FIA. (Corse di Moto)
Il Gran Premio di Singapore è stata l’occasione per rivedere un Max Verstappen davvero competitivo. Infatti, ha concluso la gara al secondo posto alle spalle di Lando Norris, che adesso in classifica generale si è portato a -52 punti dal campione olandese. (MilanLive.it)
Di editti, crociate e sultanati È questa la FIA che vuole Ben Sulayem? (Italiaracing.net)
In Formula 1 arriva una nuova mazzata terrificante: ecco cos’è successo, la reazione è davvero veemente (SportItalia.it)
Il fenomeno olandese è riuscito ad ottenere un ottimo secondo posto a Singapore, che può cambiare le sorti della corsa al titolo, ma deve fare i conti con una penalità giudicata davvero priva di senso. (SportItalia.it)