verità o giustizia? - Giurato Numero 2 (2024)

Appena uscito nei cinema italiani probabilmente è l'ultimo film, salvo imprevisti, di Clint Eastwood regista che con un colpo di coda ci regala un gran bel film. Il titolo indica il genere: è un legal thriller in parte ambientato in un'aula giudiziaria, siamo in Georgia: Justin Kemp (Nicholas Hoult) 24 anni, giornalista, con un passato da alcolizzato ma che da 4 anni si è liberato da questa dipendenza è sposato con Ally (Zoey Deutch) in gravidanza avanzata e viene scelto a fare il giurato in un processo penale, malgrado abbia cercato di farsi esonerare. (MYmovies.it)

Ne parlano anche altre testate

Oggi gli anni sono 94 ma il carattere e la tigna restano gli stessi di quando Clint Eastwood ne aveva 34 e in sella al mulo di Per un pugno di dollari, a chi lo sfotteva rispondeva con queste battute: "Fate molto male a ridere del mio mulo. (Tiscali)

È la vicenda di Justin Kemp (interpretato da Nicholas Hoult), un uomo qualunque, un uomo perbene, futuro padre con un passato da alcolista, che si ritrova nella giuria di un processo per omicidio, ma presto (non è uno spoiler: è il fulcro del film) si rende conto che il killer è lui: quel cervo che pensava di aver investito con la macchina in una notte buia e tempestosa, era in realtà la ragazza per la cui morte si accusa ora un innocente. (Vanity Fair Italia)

Solido, sobrio, semplice. Difendere a oltranza e proporre con fervore la visione di un film di intrattenimento vecchio stile come Giurato Numero 2 del 94enne Clint Eastwood – 42esimo film da regista – è un atto di resistenza morale rispetto ad un’idea industriale e narrativa di cinema contemporaneo in cui non ci riconosciamo più, e che ci interessa molto poco. (Il Fatto Quotidiano)

la regola eastwood - Giurato Numero 2 (2024)

Clint Eastwood, regista leggendario con una carriera cinematografica che abbraccia decenni, ha creato una vasta gamma di opere che esplorano temi complessi e profondamente umani. Diretto da Eastwood e scritto da Jonathan A. (CiakClub)

No, non è un pranzo di gala, la quarantaduesima regia di Clint Eastwood. Rettitudine e felicità devono baciarsi”. (Il Fatto Quotidiano)

Pellicola dai toni decisamente contemporanei e che desidera gettare più di un dubbio lungo la dorsale dei criteri con i quali negli States si giudicano i potenziali colpevoli di omicidio. (MYmovies.it)