EasyJet farà base a Milano Linate e Roma Fiumicino: nuovi voli e più frequenze con l'Europa, cosa cambia

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Corriere della Sera ECONOMIA

EasyJet aprirà dalla fine di marzo 2025 due nuove basi in Italia a Milano Linate e Roma Fiumicino — che si aggiungeranno a quelle di Malpensa e Napoli — e posizionerà 8 aerei come conseguenza delle nozze tra Ita Airways e Lufthansa. Dopo le anticipazioni del Corriere delle settimane passate il gruppo inglese lo conferma in una nota agli investitori presentando il bilancio 2024 che per il vettore low cost è terminato il 30 settembre scorso. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

I nuovi voli da Linate si aggiungeranno a quelli già in partenza da Milano Malpensa, dove c'è la principale base continentale della compagnia low cost britannica. (Today.it)

Siamo soddisfatti per questa nuova tappa, ora dobbiamo fare l’ultimo miglio”, ha dichiarato il ministro dell’Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti. “Dopo Mps anche per Ita vediamo il traguardo. (Travel Quotidiano)

A poche ore dalla scadenza del suo mandato la vecchia Commissione UE ha approvato l’ingresso di Lufthansa Group nel capitale di ITA, la compagnia aerea che tre anni fa ha ereditato i resti della defunta Alitalia. (GLI STATI GENERALI)

Il rischio di pagare di più per volare esiste. A luglio 2024, il Gruppo Lufthansa annuncia una ristrutturazione per puntellare i suoi utili. Un mese … Il costo dei biglietti (la Repubblica)

Non si tratta di una «semplice» operazione industriale. Il piano industriale per la nuova Ita Airways a trazione Lufthansa vedrà la luce non prima di metà gennaio 2025, quando il ministero dell’Economia e il gruppo tedesco metteranno le ultime firme sull’accordo da poco approvato in via definitiva dalla Commissione europea. (Corriere della Sera)

«Il gruppo Lufthansa accoglie con favore l’autorizzazione da parte della Commissione europea che ritiene rappresenti una pietra miliare nel processo di M&A verso il successo dell’acquisizione di Ita». (La Stampa)