Istat, Industria in calo e consumi in ripresa: analisi sulla produzione industriale e sull'andamento economico italiano
Secondo l'Istat, a settembre 2024 la produzione industriale in Italia ha registrato una significativa flessione annua del 4%, attribuibile in gran parte ai settori della fabbricazione di mezzi di trasporto e dell'abbigliamento, con cali rispettivamente del 15,4% e del 10,7%. Questo andamento negativo rappresenta un segnale preoccupante per l'economia italiana, che fatica a mantenere ritmi di crescita stabili. (Borsa Italiana)
La notizia riportata su altre testate
In merito a quest’ultimo punto, l’analisi è di lungo periodo e coinvolge un ventennio circa dal 1998 al 2020. I risultati evidenziano come nel 2020 la dipendenza dell’Italia dalla Germania sia 2,5 volte più elevata della rilevanza dell’Italia per la Germania (Figura F1). (LavoroSi)
Resta negativo l’export a causa della debolezza dell’Eurozona e dell’incerto scenario globale. (Avvenire)
Venti trimestri consecutivi di calo della produzione industriale. Il chiaro segnale di un sistema che è sempre più in crisi e che, tra il crollo del settore automotive e i consumi che non ripartono, non vede proprio la luce in fondo al tunnel. (LA NOTIZIA)
Lo rivela l'ultimo rapporto congiunturale del Centro Studi Confindustria, ricordando che il PIL italiano si è fermato nel 3° trimestre e che, nel 4° trimestre, l’economia è stimata in lieve ripartenza, trainata dal terziario e dal taglio dei tassi, che può iniziare ad agevolare consumi e investimenti. (LA STAMPA Finanza)
Il Pil si è fermato nel terzo trimestre, risentendo del calo nell’industria compensato dalla crescita nei servizi. Resta negativo l’export a causa della debolezza dell’Eurozona e dell’incerto scenario globale. (Il Sole 24 ORE)
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