Riccardo Muti in concerto al Senato, il rimprovero ai parlamentari: «Stutatelo ‘sto telefonino»
Squilla il telefono e il maestro Muti non la prende bene. Fuori programma al concerto in Senato dell'Orchestra giovanile Luigi Cherubini, fondata e diretta da Riccardo Muti. Mentre il direttore d'orchestra esegue la Sinfonia "Roma" di Bizet, squilla un cellulare. Il maestro - raccontano i presenti - si scurisce in volto ma va avanti. La McKim Medal alla regista Sofia Coppola: un riconoscimento per il suo talento, l’impronta narrativa e la visionarietà del suo cinema Più tardi, al termine del concerto - il quarto diretto da Muti a Palazzo Madama - il direttore prende la parola per raccontare l'esperienza del suo lavoro con i giovani musicisti e la gioia di tramandare l'amore per la musica alle nuove generazioni. (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altri media
Un accadimento su cui non può fare a meno di rimproverare bonariamente la persona che non ha avuto l'accortezza di disattivare l'apparecchio. (Liberoquotidiano.it)
Corbelli ha anche realizzato negli anni delle luminarie in omaggio a Lucio Dalla (posizionate a Bologna), Rino Gaetano (Crotone), Domenico Modugno (Little Italy a New York) ed alla musica in generale, posizionate nel 2020 davanti all’Ariston di Sanremo per Marcello Mastroianni: 100 anni. (Frosinone News)
Siparietto nell’Aula del Senato al termine del tradizionale concerto di Natale diretto quest’anno da Riccardo Muti. Mentre il maestro sta rivolgendo un saluto ai presenti, tra i quali il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, suona un telefono e non può fare a meno di rimproverare bonariamente la persona che non ha avuto l’accortezza di disattivare l’apparecchio. (Livesicilia.it)
Mentre il maestro sta rivolgendo un saluto ai presenti, tra i quali il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, suona un telefono e non può fare a meno di rimproverare bonariamente la persona che non ha avuto l'accortezza di disattivare l'apparecchio. (ilmattino.it)
Lungi dall’essere una parola tipica del Mezzogiorno, è piuttosto un nobile latinismo decaduto che per sua fortuna è sopravvissuto al Sud, dove trova ancora cittadinanza soprattutto in Calabria, Sicilia e una parte della Puglia. (il Giornale)
Almeno sotto il profilo teatrale. Ai cultori delle commedie di Eduardo De Filippo non sarà infatti sfuggita l’analogia tra lo “stutare” di Muti e lo “stutare” eduardiano: il primo è stato infatti adoperato ieri per rimbrottare i maleducati che tenevano il telefonino acceso durante il concerto nell’aula del Senato (“E stutatelo sto telefonino!”, è sbottato il maestro); il secondo è invece l’ordine che, nella celebre commedia “Natale in casa Cupiello“, Lucariello (interpretato da Eduardo) rivolge al fratello Pasqualino per fargli “stutare” (spegnere) le candele appena accese (“appicciate”) per chiedere alla Madonna il miracolo di salvare la moglie Concetta svenuta dopo l’ennesimo litigio familiare. (il Giornale)