Quanto guadagna il ministro dell'Istruzione Valditara: il caso
Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente. Scoppia il caso sullo stipendio dei componenti del Governo Meloni: quanto guadagna il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara Dopo le numerose polemiche, che hanno generato un vero e proprio caso, nella legge di Bilancio è saltata l’equiparazione dei compensi dei ministri e sottosegretari non parlamentari a quelli dei colleghi eletti i Parlamento (Virgilio Sapere)
Ne parlano anche altri media
L’ondata di indignazione sui social network e la rumorosa protesta delle opposizioni (con l’eccezione del partito di Calenda) alla fine hanno raggiunto lo scopo, ma solo parzialmente. Nel corso della maratona notturna in Commissione Bilancio, infatti, è saltato l’adeguamento dello stipendio dei ministri non eletti ai compensi percepiti dai colleghi di governo che sono anche parlamentari. (Corriere della Sera)
Botta e risposta in Aula alla Camera tra Giorgia Meloni e Giuseppe Conte. Dicendosi d’accordo con Crosetto che proponeva di ritirare l’emendamento, la premier ha attaccato: “Prendo atto che per alcuni colleghi dell’opposizione lo stipendio dei parlamentari è troppo alto per un ministro. (Il Fatto Quotidiano)
Varano il concordato fiscale preventivo, leggasi condono, ma vi aderiscono così pochi che riaprono i termini, senza successo peraltro. Varano il bonus Babbo Natale. Ma poi si rendono conto che è fatto male, perché taglia fuori tantissimi potenziali beneficiari, e sono costretti a rivederlo. (LA NOTIZIA)
Di questa proposta invece non ne ho sentito parlare”. Perché mai un deputato deve prendere il doppio di Crosetto? Dobbiamo equiparare? Abbassiamolo ai deputati. (LAPRESSE)
I rimborsi delle spese di trasferta per ministri e sottosegretari non eletti e non residenti a Roma riguardano il tragitto “da e per il domicilio o la residenza”. (Il Fatto Quotidiano)
Cambia ancora la norma sull'aumento di stipendio dei ministri, trasformato in un rimborso spese: nell'ultima formulazione dell'emendamento dei relatori viene precisato che ad essere rimborsate saranno le spese di trasferta solo da e per il domicilio/residenza. (Fanpage.it)