Caso Salis: 'Ilaria libera', petizione online supera 100mila firme-2- LaPresse
Napoli, 31 gen. – Ilaria Salis, prosegue la petizione del Comitato per la liberazione della 39enne italiana detenuta in Ungheria, “rischia incredibilmente 8 anni di carcere per lesioni personali e altri 8 per appartenenza a un’organizzazione antifascista internazionale, ma trattandosi di due reati cumulati, per ciascun reato si deve aggiungere il 50% della pena prevista, per un totale di 24 anni complessivi. (LAPRESSE)
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Anche se qualche notizia era uscita settimane fa su siti minori e chi si interessa di carceri aveva segnalato le condizioni di detenzione di Ilaria Salis, niente si era mosso. Le foto della sua entrata in un'aula di tribunale a Budapest incatenata mani e piedi hanno scioccato i più, anche chi non le ha viste, facendo partire subito un'ondata anti-Orbán con chi chiede la liberazione, chi il rientro in patria, chi i domiciliari e chi ha fiducia nella giustizia ungherese che purtroppo e come si sa è indipendente dai voleri del governo, proprio come la nostra. (L'HuffPost)
Allo stesso modo ha fatto bene il vicepremier Matteo Salvini ad annotare che, se la Salis fosse dichiarata colpevole dalla magistratura ungherese, sarebbe "incompatibile con l'insegnamento" . (ilGiornale.it)
Non so. (L'HuffPost)
Ilaria Salis, insegnante di Milano, deve rispondere di lesioni aggravate nei confronti di due neonazisti. La militante antifascista, rinchiusa in carcere in Ungheria, avrebbe partecipato agli scontri dell’11 febbraio 2023 durante le manifestazioni per il ‘Giorno dell’onore’, data in cui i gruppi di estrema destra europei celebrano la resistenza delle SS all’avanzata dell’Armata Rossa durante la Seconda guerra mondiale. (LAPRESSE)
Un episodio per cui l'insegnante 39enne è finita a processo. Ilaria Salis, nel 2017, insieme ad altre persone sarebbe stata protagonista di un azione anti-Salvini a Monza assaltando un gazebo della Lega. (Corriere Milano)
Penso a Ilaria Salis, che tutti abbiamo visto umiliata e incatenata in tribunale, in occasione del processo che la vede coinvolta in Ungheria. "Ci sono situazioni in cui tacere è una colpa, mentre parlare è un obbligo morale e una responsabilità civile. (la Repubblica)