Autonomia, A.Fontana: in questo momento Sud ha più risorse di noi
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Roma, 16 nov. – “Ci sarà qualcuno nel nostro paese che non chiederà mai l’autonomia, se la chiedesse dimostrerebbe di non essere in grado di amministrare. Quando avremo tutti le stesse risorse, non potrebbe più nascondersi dietro la giustificazioni ‘è colpa di Roma, è colpa della mancanza di soldi’”. Lo ha detto il presidente della regione Lombardia Attilio Fontana nel corso di un incontro a Rovato (Brescia) con il Ministro Calderoli. (Agenzia askanews)
Ne parlano anche altri media
– "È come quando il Milan vince 3 a 1 col Real Madrid e c’è chi ripete che il Madrid ha giocato bene. Attilio Fontana, presidente leghista (e milanista) della Regione Lombardia, inquadra così il dibattito sulla legge per l’autonomia differenziata dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale, mosso dai ricorsi delle Regioni contrarie (e rosse): Toscana, Campania, Puglia e Sardegna. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La Corte Costituzionale "è intervenuta pesantemente su alcuni settori che sono quelli proprio tipici del referendum. Adesso il parlamento dovrà rivederla, poi la rivedrà la Cassazione. (ilmessaggero.it)
Adesso il parlamento dovrà rivederla, poi la rivedrà la Cassazione. Dopo l'anuncio della Corte Costiruzionale che ha bocciato sette norme della legge sull'Autonomia differenziata definendole «incostituzionali» il ministro della Giustizia Carlo Nordio è tornato sul tema. (Corriere della Sera)
Penso alla siccità già lavorando per quella del prossimo anno, è una cosa un pò più complicata". "Parliamo dell'autonomia differenziata? Si, ma vede io qui sono alle prese con cose più importanti. (Tiscali Notizie)
Dovremo aspettare la sentenza e le motivazioni per capire come inciderà sui quesiti referendari per i quali, con molte forze civili, politiche, sindacali e forze di opposizioni, abbiamo raccolto più di 500mila firme. (la Repubblica)
Così, in una intervista a Il Messaggero, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, secondo cui la sentenza della Consulta che ha definito illegittime alcune disposizioni all’interno della riforma Calderoli “non è una vittoria di qualcuno” o “la sconfitta di qualcun altro” ma è solo un “percorso” da compiere. (La Gazzetta del Mezzogiorno)