Il carisma dei Queens of the Stone Age conquista gli I-Days Milano. Scaletta e video

The End Is Nero, il tour dei Queens of the Stone Age passa anche dall’Italia per quelle che avrebbero dovuto essere tre date, una di seguito all’altra. All’Auditorium Parco della Musica di Roma, il 4 luglio, va alla grande nonostante qualche segno di sofferenza da parte di Josh Homme, l’appuntamento all’AMA Festival salta per non precisati problemi di salute. Il pubblico dell’I-Days, il 6 luglio, trema fino all’ultimo con i social della band a confermarne la presenza giusto qualche ora prima tra sciami di gente indignata nei commenti. (SentireAscoltare)

Ne parlano anche altri giornali

Un fulmine a ciel sereno, è proprio il caso di dirlo, vista la giornata splendida, fresca e ventilata, che li avrebbe accolti in Veneto. Questa la nota che compare, da poco, sul sito dell'Ama: «I Queen of the Stone Age sono spiacenti di annunciare che non saranno in grado di esibirsi questa sera all'Ama Festival, a causa di problemi di salute. (Corriere della Sera)

Superati i problemi di salute, la band di Palm Desert non delude le migliaia di fan giunti a Milano per acclamare Josh Homme e compagni. Sono stati 18.000 ad accoglierli con un'ovazione che ha riempito l'ippodromo Snai (Sky Tg24 )

Eroico. Perché avrà suonato solo un’ora e un quarto, ma per farlo il rosso cantante californiano ha sfidato sorte e dolore. (Corriere della Sera)

In bilico il 3° e ultimo appuntamento italiano, domani agli I-Days a Milano. Si dovrebbero esibire sul palco dell’Ippodromo SNAI San Siro nell’ambito del festival I-Days Milano Coca-Cola 2024. (Sky Tg24 )

La notizia ufficiale è arrivata solo intorno alle 13.40 di oggi, ovvero otto ore prima del concerto, ma essendo una buona novella tutto si è risolto per il meglio: il concerto dei Queens of The Stone Age all'ippodromo La Maura per gli I-Days di Milano è confermato. (IL GIORNO)

Prima il timore che lo show all’Ippodromo San Siro di Milano venisse cancellato come quello all’AMA Music Festival, poi finalmente 75 minuti di musica grandiosa, anche se Josh Homme non era al 100%. (Rolling Stone Italia)