TIM, grave violazione, utenti ingannati, parte diffida AGCOM
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L'AGCOM, l'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha recentemente diffidato TIM, avviando una consultazione pubblica per proteggere gli utenti da azioni potenzialmente fraudolente. La TIM, uno dei principali operatori di telecomunicazioni in Italia, è accusata di gravi violazioni che avrebbero causato danni significativi ai suoi utenti. Tra le accuse mosse dall'AGCOM, spicca il telemarketing selvaggio, una pratica che ha visto l'uso di chiamate dall'estero mascherate da numeri nazionali, ingannando così i destinatari delle chiamate.
L'AGCOM ha annunciato l'introduzione di nuove regole per contrastare il cosiddetto CLI Spoofing, una tecnica che permette di manipolare il numero telefonico reale del chiamante, ingannando l'utente sulla vera identità di chi chiama. Questa pratica, oltre a violare la privacy degli utenti, rappresenta un rischio significativo per la sicurezza delle comunicazioni.
Inoltre, l'AGCOM ha proposto l'introduzione di un sistema di bollini colorati per certificare la velocità delle connessioni 5G offerte dai provider di telefonia mobile. Questa iniziativa mira a ridurre il divario tra le aspettative degli utenti e le effettive prestazioni dei servizi 5G, spesso venduti come prestazioni massime teoriche ma basati su infrastrutture non completamente 5G. La proposta, tuttavia, ha suscitato alcune critiche, con un consulente di Palazzo Chigi che ha espresso preoccupazioni riguardo alla possibilità di creare ulteriore confusione tra gli utenti.
Nella seduta del 13 novembre 2024, l'AGCOM ha avviato una consultazione pubblica per discutere queste nuove regole e raccogliere feedback da parte degli operatori del settore e dei consumatori.