Keybox, la guerra del Viminale: “Le questure impediscano il self check in negli alloggi turistici”
Il Viminale dichiara guerra a keybox e pulsantiere per turisti che dilagano nelle città d’arte. Con tanto di nuova circolare per Prefetture e Questure di tutta Italia che chiarisce che si tratta di un problema di “sicurezza” anche in relazione al “rischio terrorismo” e chiede che siano messi in campo controlli e attività di polizia amministrativa che impediscano la moda del cosiddetto “self check… (La Repubblica Firenze.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Quella del capo della Polizia Vittorio Pisani, che con una circolare vieta il check-in a distanza è «una decisione che auspicavo da tempo, che fa chiarezza e che garantisce una migliore prevenzione degli abusi, più efficaci controlli sugli accessi e un primo fre… (Repubblica Roma)
Il Prefetto di Napoli Michele di Bari, sentito il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, ha disposto la presenza continuativa h24 di una pattuglia dell'Esercito in piazza Mercato, a Napoli, al fine di prevenire e contrastare scorribande di motorini e comportamenti violenti da parte dei giovani del quartiere. (La Repubblica)
Con una nuova circolare il Viminale chiarisce infatti che l’identificazione da remoto automatizzata degli ospiti delle strutture ricettive non soddisfa i requisiti previsti dalla legge, ribadendo l’obbligo dei gestori di dare alloggio esclusivamente a persone munite di documento d’identità e di comunicare le generalità degli ospiti alle questure territorialmente competenti, entro le 24 ore successive. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Una circolare del 18 novembre, firmata dal dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell’Interno, ha messo infatti ufficialmente al bando il «self check-in», vale a dire il check-in a distanza adoperato tramite le cassette di plastica poste fuori gli alloggi, all'interno delle quali i turisti possono recuperare le chiavi della locazione turistica grazie a un codice d'accesso. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
«Il self check-in è uno dei 10 servizi più richiesti su Airbnb » si legge sul portale online statunitense per gli affitti brevi . Il Viminale, infatti, è intervenuto sul tema con un circolare in cui precisa che la cosiddetta “identificazione da remoto” degli ospiti nelle strutture ricettive a breve termine non rispetta i requisiti di sicurezza stabiliti dalla legge. (Il Sole 24 ORE)
E comunque a comunicare sempre i loro nominativi in Questura entro 24 ore dall’arrivo (sei ore nel caso di permanenze inferiori a un giorno) nonché a inserirli sul portale «Alloggiati web». (Corriere Roma)