La talpa tra le forze dell'ordine che ha aiutato Messina Denaro

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
">
RagusaNews INTERNO

Tra i fiancheggiatori di Matteo Messine Denaro ci sarebbe anche una talpa tra le forze dell’ordine. È la convinzione che mette nero su bianco il gip di Palermo, Alfredo Montaldo, nell’ordinanza di arresto della sorella del boss, Rosalia, alla luce dei diversi pizzini trovati nella casa di Castelvetrano della donna. I termini usati dal latitante, la consapevolezza della presenza di microspie e telecamere nascoste per la scelta dei luoghi in cui incontrare la sorella, fanno pensare che il capomafia sapesse puntualmente come e dove fossero state piazzate le trappole per lui: «L’evidente tecnicismo lessicale utilizzato – scrive il gip – fa senza dubbio ipotizzare il potenziale coinvolgimento di appartenenti alle forze dell’ordine o di specialisti forniti di uno specifico know how nel settore, unici in possesso di tali preziose informazioni». (RagusaNews)

Ne parlano anche altre fonti

Sono circa un migliaio i pizzini, riconducibili al boss Matteo Messina Denaro, quindi da lui scritti o a lui rivolti, scoperti dai carabinieri del Ros nel covo del boss a Campobello di Mazara e nelle due case (quella di campagna di Campobello e quella di Castelvetrano) della sorella Rosalia, arrestata ieri per mafia. (Grandangolo Agrigento)

Si tratta della madre di Lorenza Guttadauro, avvocato che assiste l’ex super latitante. La donna è accusata di associazione mafiosa e secondo gli inquirenti avrebbe aiutato il fratello a sottrarsi alla cattura. (BlogSicilia.it)

In un foglietto il delirio di onnipotenza del boss mafioso che si sente un perseguitato dallo Stato (Sky Tg24 )

Finisce in manette anche la sorella dell’ultima primula rossa della mafia siciliana. Rosalia Messina Denaro, sorella del boss Matteo Messina Denaro, arrestata oggi per associazione mafiosa, a differenza del fratello non ha nominato come suo legale la figlia Lorenza Guttadauro, avvocato penalista che assiste tutta la famiglia. (BlogSicilia.it)

“L’esito delle perquisizioni forniva anche l’inquietante notizia delle informazioni dettagliate di cui Rosalia – scrivono i magistrati – era venuta in possesso sul funzionamento delle telecamere installate dalla polizia giudiziaria per finalità investigative”. (Livesicilia.it)

Mostra un boss indipendentista che non riconosce lo stato. Fra i pizzini di Messina Denaro mai distrutti dalla sorella che gestiva cassa e messaggi ci sono i dettagli che hanno portato alla cattura, nessun riferimento ai soldi della famiglia ma c’è un antico messaggio del 2013 che viene a galla. (BlogSicilia.it)