Concordato preventivo biennale: da prorogare la scadenza per l’adesione
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L’ANC chiede che il termine per l’adesione al concordato preventivo biennale venga prorogato al 30 novembre 2024: la presentazione di un emendamento al decreto Omnibus riguardante il concordato preventivo biennale, che segue le numerose modifiche che hanno interessato la normativa del nuovo strumento di compliance, rende del tutto inadeguato il termine del 31 ottobre per l’adesione da parte dei contribuenti. (Ipsoa)
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Tra le proposte spicca il concordato preventivo, una misura che promette vantaggi fiscali rilevanti, ma che sta faticando a convincere i contribuenti. C’è grande fermento e preoccupazione per la prossima Manovra finanziaria, e il governo Meloni sta cercando soluzioni rapide e incisive per ottenere le risorse necessarie. (QuiFinanza)
Per le imprese familiari, in caso di concordato, come si determina il calcolo delle imposte? Bisogna applicare le percentuali applicate nel 2023, oppure in base alla percentuale di partecipazione di lavoro prestato nel 2024 e nel 2025? Risposta - La domanda posta deve essere scissa in due distinti periodi. (Fiscal Focus)
Se un contribuente, dopo aver aderito al Concordato Preventivo Biennale, incorre in una causa di esclusione dagli ISA può continuare ad applicare il CPB. Se invece nel 2023 ha applicato il regime forfettario, ma ha superato la soglia di 85mila euro che ne determina la fuoriuscita, non può utilizzare il CPB per i contribuenti ISA nel biennio 2024-2025, perché nell’anno precedente non ha applicato gli ISA. (PMI.it)
Tool Applicativi 06/08/2024 Con riferimento all'istituto del Concordato Preventivo Biennale ("CPB") per il biennio 2024/2025, il tool agevola l'individuazione del regime di tassazione più favorevole tra: la tassazione ordinaria (assenza di adesione al CPB) la tassazione in base al reddito concordato con applicazione dell'imposta sostitutiva sul maggior reddito concortarario rispetto a quello che si andrà a dichiarare sul 2023 (introdotto dal cd. (Redazione Fiscale)
Arrivato alla terza riformulazione, l’emendamento della Maggioranza al decreto Omnibus si appresta ad essere discusso in Commissione Bilancio e Tesoro del Senato, nella seduta in programma domenica 29 settembre. (Informazione Fiscale)
Quali sono gli aspetti che restano scoperti dall’interpretazione ufficiale? 18/E dell’Agenzia delle Entrate, interamente dedicata al nuovo istituto di compliance. (Ipsoa)