15 anni senza Michael Jackson, le cinque canzoni più belle del re del pop

15 anni senza Michael Jackson, le cinque canzoni più belle del re del pop

A distanza di 15 anni dalla morte di Michael Jackson, il mondo continua a ricordarlo come il re del pop. Una presenza, la sua, che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia della musica con una carriera che ha attraversato decenni e generazioni. Nonostante il passare degli anni, le sue canzoni continuano a risuonare nelle vite di tantissimi fan, portando con sé ricordi ed emozioni. Ecco una selezione delle cinque canzoni più belle di Michael Jackson che hanno definito un'era e continuano a farci ballare e riflettere. (DiLei)

Ne parlano anche altre fonti

Tempo medio di lettura: 5 minuti (Luino Notizie)

Il Re del Pop morì per arresto cardiaco a Los Angeles, in California, a 50 anni, a causa di un'overdose di sedativi e propofol. La sua morte fu dichiarata un omicidio e nel 2011 il suo medico, Conrad Murray, fu condannato per omicidio colposo. (la Repubblica)

Michael Jackson era sommerso dai debiti quando morì nel 2009. Il re del pop, stando a documenti giudiziari di cui riferisce il Guardian, doveva ai suoi creditori mezzo miliardo di dollari. Una dichiarazione in tribunale degli esecutori testamentari della star ha fornito i dettagli sulle sue difficoltà finanziarie, con parte del debito che maturava interessi a tassi elevatissimi o già in default. (LAPRESSE)

Michael Jackson aveva accumulato più di mezzo miliardo di dollari di debiti quando morì nel 2009

Michael Jackson, alla sua morte aveva 500 milioni di dollari di debiti 29 giugno 2024 (Il Sole 24 ORE)

Ottavo di dieci figli di una famiglia della classe operaia di Gary, nell’Indiana, che viveva in una casa con due camere da letto, Michael Jackson iniziò la sua gloriosa carriera come bambino prodigio nella band dei suoi fratelli, i Jackson 5. (Vanity Fair Italia)

La documentazione depositata presso la corte superiore della contea di Los Angeles rileva come i “beni più significativi” di Jackson fossero soggetti a più di 500 milioni di dollari di “debiti”, tra “rivendicazioni dei creditori” e “con una parte del debito che maturava interessi a tassi di interesse estremamente elevati e una parte del debito in default”. (Il Fatto Quotidiano)