Ats Brescia, bene alcuni screening e i tempi di attesa: solo 17 minuti in media per salire in ambulanza
La valutazione delle performance delle aziende sanitarie territoriali di Agenas entra anche nel dettaglio di singoli indicatori in grado di dare un quadro giù dettagliato di quale sia la realtà dei servizi e delle prestazioni. Le valutazioni su Ats Brescia sono fatte confrontando 28 aziende sanitarie territoriali che rientrano nel cluster che va oltre i 700mila abitanti. Sulla copertura di screening per esempio Ats Brescia raggiunge buoni livelli di partecipazione della popolazione alle campagne in particolare in quella per la prevenzione per il tumore alla mammella (54 per cento) e del tumore al colon (50 per cento). (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri giornali
Sono i risultati del modello di valutazione multidimensionale della performance manageriale nelle aziende sanitarie territoriali: il monitoraggio si basa sulla valutazione di 110 aziende sanitarie pubbliche, relativa a 34 indicatori classificati in 6 aree (prevenzione, distrettuale, ospedaliera, sostenibilità economica-patrimoniale, outcome) e ulteriori 12 sub-aree. (CremonaOggi)
Per l’Azienda Sanitaria Locale 1 le notizie belle e meno belle arrivano dall’analisi di Agenas e da Arezzo. Nel capoluogo toscano, infatti, è in corso il Forum Risk Management sui modelli di valutazione delle prestazioni delle aziende ospedaliere nazionali. (LaVoceDiImperia.it)
Secondo il documento che contiene i dati aggiornati al 2023 del modello di valutazione multidimensionale della performance manageriale riguardo le aziende sanitarie pubbliche, ospedaliere e territoriali, le 5 Aziende che raggiungono un livello maggiore di performance sono l’Azienda Ulss n. (Tiscali Notizie)
Dalla prevenzione ai servizi territoriali, fino agli ospedali, a Roma e nelle province tutte le aziende si attestano su livelli medi, bassi e purtroppo anche molto bassi. A certificarlo, per l’ennesima volta in pochi mesi, è l’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, che si è ora concentrata sulle performance delle aziende sanitarie e ospedaliere. (Repubblica Roma)
Tutte le aziende sanitarie provinciali tranne Ragusa sono bocciate, con Enna che è addirittura tra le 5 peggiori d’Italia. Lo stesso vale per la gran parte delle aziende ospedaliere. (La Repubblica)
La conferma di un’Italia «sanitaria» ancora spaccata a metà, con un divario tra regioni settentrionali e meridionali sempre più ampio, arriva dai dati aggiornati al 2023 del modello di valutazione della performance manageriale delle aziende sanitarie pubbliche, ospedaliere e territoriali, presentati dall’Agenas (Agenzia nazionale servizi sanitari regionali) al Forum Risk management ad Arezzo. (L'Eco di Bergamo)