Terremoto, quanto tempo è possibile sopravvivere sotto le macerie

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Corriere della Sera INTERNO

Di Cristina Marrone Alcune persone sono state estratte vive a oltre 100 ore dal sisma. Senza ferite e con una bolla d’aria si può resistere 8-10 giorni. Il freddo ritarda la disidratazione Il terribile terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria mostra le immagini di speranza di persone estratte vive dopo oltre 100 ore sotto le macerie. Le scene di recupero dei sepolti vivi stanno facendo il giro del mondo e la corsa contro il tempo per salvare chi ancora respira è il motore che sta spingendo a mille anche la resistenza dei soccorritori. (Corriere della Sera)

Su altre fonti

Si continua, quindi, ha scavare senza sosta nelle zone terremotate tra Turchia e Siria. Le vittime registrate sono oltre 24mila, più di 80mila i feriti (LaPresse)

Il gruppo italiano – partito da Pisa – è al lavoro da quattro giorni ad Antiochia ed è impegnato nelle operazioni di ricerca e soccorso dei dispersi. Purtroppo questa mattina è stato ritrovato il corpo privo di vita di un ragazzo. (LA NAZIONE)

Usciva solo la testa e le zampe anteriori da sotto le macerie di un palazzo crollato a Iskenderun, un distretto della provincia meridionale turca di Hatay, una delle zone colpite dal terremoto che ha causato migliaia di persone morte. (La Stampa)

Così, dal suo letto di ospedale a Idlib, la città nord occidentale siriana in mano ai ribelli, la piccola Rama Al-Ahmed, 10 anni, ha raccontato per telefono all'agenzia stampa Dpa, l'inizio della sua odissea di 45 ore sotto le macerie della sua casa, accanto al corpo della madre morta. (Adnkronos)

Marito e moglie intrappolati per 4 giorni sotto i detriti a Iskenderun. Marito e moglie sono stati estratti vivi dalla macerie a a Iskenderun in Turchia, una delle areee colpita dal sisma di lunedì, che ha provocato oltre 22 mila morti nel paese e nella confinante Siria (LaPresse)

Più di 6.400 gli edifici distrutti in Turchia, imprecisato invece il dato riferibile alla Siria, il che fa pensare a un numero complessivo delle vittime che potrebbe crescere a dismisura, anche considerando il fatto che sono molte le persone ancora sepolte sotto le macerie (Il Fatto Quotidiano)